Nella settimana del blackfriday si focalizza l’attenzione sull’evoluzione dei mercati in un contesto di crescente digitalizzazione dell’economia e in particolare, della distribuzione di beni e servizi. Nel complesso dei primi nove mesi del 2018 il valore delle vendite al dettaglio ristagna, con una variazione del -0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dettaglio per forma distributiva evidenzia la tenuta della grande distribuzione (+0,8%), mentre calano le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,6%); all’opposto si osserva un marcato dinamismo delle vendite in e-commerce che salgono del 10,3%; nell’arco dell’ultimo triennio (2015-2018) la crescita delle vendite dell’ecommerce arriva al 30%.

In parallelo alla crescita dell’e-commerce, sale il valore delle transazioni con carte di credito per operazioni con carte personali o familiari che nel 2017 ammonta a 55.318 milioni di euro e registra una crescita del 7,1% rispetto all’anno precedente, pari a 3.699 milioni in più.

Nel 2017 il 53% degli utenti internet ha acquistato on line, come abbiamo evidenziato in nostre precedenti analisi.

Il trend territoriale – Sulla base degli ultimi dati disponibili, focalizziamo l’analisi sulla presenza e la dinamica degli e-shoppers più assidui: sono 9 milioni 176 mila coloro che hanno acquistato on line negli ultimi tre mesi dalla rilevazione, pari al 28,7% degli utenti internet. La quota di navigatori maggiormente presenti sul canale dell’e-commerce è più elevata a Trento (39,2%), Valle d’Aosta (38,7%), Lombardia (35,4%), Bolzano (35,3%) e Veneto (35,2%). Nell’ultimo anno gli acquirenti on line più assidui sono saliti dell’11,4% e sul territorio hanno registrato un maggiore dinamismo in Abruzzo (+42,1%), Veneto (+28,1%), Molise (+24,2%), Bolzano (+23,2%), Puglia (+17,8%) e Trento (+17,1%).

La quota di e-shopper assidui è più alta nei piccoli comuni (31,8%), nei quali, inoltre, il segmento di domanda più attiva sul canale e-commerce cresce del 21,7%, un ritmo doppio della media.

Imprese ed e-commerce – Nel 2017 è dell’11,4% la quota delle piccole imprese vende sulla Rete; pur con un ritardo rispetto ai principali paesi UE, l’Italia presenta un apprezzabile dinamismo, con le piccole imprese che offrono attraverso il canale dell’e-commerce in salita del 13,6% nell’ultimo anno. Le imprese che vendono via web nell’81,2% dei casi utilizza siti web o app dell’impresa, ma più di una su due (53,8%) utilizza piattaforme di eCommerce di terzi (emarketplace) o app utilizzati da più imprese. Il crescente peso assunto dalle grandi piattaforme di intermediazione di beni e servizi, in particolare, ha richiesto interventi legislativi in materia fiscale (web tax) in relazione agli squilibri tra ricavi e prelievo fiscale, come ben documentato dall’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio su elusione ed imprese digitali.

FONTE: CONFARTIGIANATO

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