Avvicinare le esigenze formative ai bisogni occupazionali. È questo in estrema sintesi il risultato più evidente emerso a conclusione del Progetto di formazione per l’occupazione e l’avvio di impresa, realizzato dall’Assessorato alla Formazione della Provincia di Viterbo in collaborazione con il CeFAS, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Viterbo, cofinanziato dall’Unione Europea.

In neanche due mesi a livello provinciale è stata svolta un’intensa attività di informazione, sensibilizzazione, orientamento, assistenza e formazione  su tematiche occupazionali e imprenditoriali, con particolare attenzione al mondo femminile.

 

“Per la prima volta – ha detto l’assessore alla Formazione professionale, Giuseppe Picchiarelli – la Provincia, la Camera di Commercio e il CeFAS hanno dato luogo a un’iniziativa comune in tema di formazione. Una collaborazione che va nel solco di una sinergia col mondo del lavoro e che, nonostante l’arco di tempo ristretto, ha ottenuto risultati di grande rilevanza dal punto di vista qualitativo. Nell’ambito del progetto abbiamo realizzato 12 iniziative di cui 6 corsi di formazione, 4 iniziative di orientamento e diffusione, un’iniziativa di sostegno all’impresa e una indagine sulle ricadute del Por 2000-2006. Le ore di lezione svolte sono state 730, 1.672 gli utenti coinvolti, 16 le scuole superiori, 6 le imprese femminili assistite e una nuova impresa, ovvero una cooperativa sociale che opera nell’ambito della ristorazione, costituita a seguito del percorso”.

 

Nello specifico il Progetto ha visto la realizzazione di “Inforiento & Formo @l Femminile attraverso l’attivazione  due Corsi di Inglese, uno di livello base e avanzato e l'altro per operatori turistici, frequentati da 27 donne inoccupate o disoccupate di età variabile tra i 20 e i 40 anni. A questi va aggiunto il Corso in “Sicurezza, Igiene e Primo Soccorso” con 19 donne, svolto in collaborazione con la ASL di Viterbo e l’Università degli Studi della Tuscia.

 

“Sempre all’universo femminile – spiega Stefano Gasbarra, direttore dei Corsi del Progetto e vicedirettore del CeFAS – è stato dedicato lo Sportello Donna, previsto dalla legge 53 per conciliare l’attività lavorativa con quella familiare. Il servizio, il primo del genere nella provincia di Viterbo,  è stato attivato all’interno del CeFAS ed ha visto la frequenza di sei imprese che hanno richiesto supporto su aspetti organizzati e gestionali. Nonostante il progetto sia concluso continueremo ad assicurare assistenza alle donne imprenditrici e stiamo ipotizzando l’organizzazione di un convegno sugli aspetti della legge 53 per i primi mesi del 2008”.

 

Oltre ai corsi al femminile il Progetto di formazione per l’occupazione e l’avvio di impresa ha realizzato un percorso formativo aperto anche agli uomini come Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione. I partecipanti sono stati 20, ai quali è stato rilasciato un attestato molto ambito,  considerando le numerose richieste di figure professionali per la sicurezza sul luogo di lavoro previsto dalla normativa vigente.

 

“Una delle novità assolute del progetto – ha aggiunto Picchiarelli – è stata quella del Camper delle Opportunità, che ha permesso di realizzare un’azione di rilevamento e orientamento rivolta agli studenti delle scuole medie superiori attraverso una vera e propria aula telematica mobile. Complessivamente sono stati visitati 23 istituti secondari di secondo grado della provincia, coinvolgendo 20 Comuni e 1.400 studenti. Il prossimo 23 gennaio, con un apposito convegno, lanceremo i risultati della ricerca rivolta agli studenti e l’indagine sulla  ricaduta occupazionale delle iniziative di formazione svolte con il Por 2000-2006. Possiamo già preannunciare che a un anno dalla conclusione del percorso, il 58% degli intervistati ha un lavoro, di cui il 52% pertinente alla formazione ricevuta. Questo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta: vogliamo continuare a collaborare con la Camera di Commercio, con una sempre più stretta sinergia tra mondo della formazione e mondo del lavoro, in vista dei bandi del Por 2007-2013”.

 

La ricerca sulle ricadute occupazionali del POR è stata svolta con la collaborazione dell’Università degli Studi della Tuscia ed ha previsto oltre 200 interviste telefoniche a quanti tra allievi, enti e aziende hanno preso all’attività formativa. “Possiamo già anticipare – ha commentato Oreste Bertoni, responsabile della ricerca del Progetto ed esperto in progettazione – che i risultati migliori sono arrivati laddove più stretto era il rapporto tra formazione e imprese, dove esisteva un controllo qualitativo del percorso formativo, e quando i corsi nascevano dai reali bisogni occupazionali”.

 

All’invito a una maggiore sinergia giunto da parte  dell’assessore provinciale ha risposto positivamente il presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, il quale ha dichiarato: “Attraverso la realizzazione di questo Progetto abbiamo verificato che quando si uniscono le forze, canalizzando le risorse e le competenze in progetti ampio respiro, possiamo dare risposte concrete che vanno incontro ai bisogni delle persone, ma anche delle aziende che per fare il salto di qualità sono interessate a personale qualificato. Questo però significa cha abbiamo la responsabilità di orientare correttamente i giovani nella formazione, tenendo presente le reali opportunità occupazionali che questa provincia offre e le nuove prospettive di mercato per le attività imprenditoriali. In tal senso il CeFAS ritengo che possa continuare a svolgere un ruolo di riferimento operativo per le sue doti ampiamente dimostrate di affidabilità, qualità e tempestività realizzativa”.

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