Acquapendente  (Viterbo) -  (UnoNotizie.it)  Per l'inceneritore nell' alta Tuscia preoccupati anche i residenti dei comuni circostanti e la protesta si sta diffondendo nelle vicine regioni dell'Umbria e della Toscana. Intanto, in una nota, Forza Italia e Pdl  ribadiscono di intervenire per tutelare la salute e qualità della vita dei cittadini. ''Nessun giallo sul progetto dell’inceneritore di rifiuti in località Campo Morino ad Acquapendente, come l’Assessore provinciale all’ Ambiente, Tolmino Piazzai, e il Sindaco di Acquapendente, Alberto Bambini ci vorrebbero far credere. Loro la situazione la conoscono molto bene - riferiscono Fi-Pdl, poiché erano al corrente della vendita del lotto di circa un ettaro per la costruzione di un impianto a biomasse. Secondo il Sindaco, al momento della richiesta nessuno parlò di inceneritore. Rimaniamo sbalorditi, per l’allucinante giustificazione data dal Sindaco, perchè nel concetto di “impianto a biomasse” per definizione è implicita la presenza dell’inceneritore, altrimenti le biomasse a che servirebbero? La superficialità di quest’Amministrazione è sconcertante, infatti, prima di concedere un permesso per la costruzione di un impianto del genere, è possibile che a nessuno è venuto in mente di controllare dove la stessa azienda avesse edificato impianti simili per valutarne le conseguenze?

Noi dell’opposizione, noi del Pdl, l’abbiamo fatto e presentiamo cosa abbiamo trovato nella rassegna stampa del 21/03/2007 circa il Comune di Quinzano sull’Oglio (Brescia), dove la ditta Wte ha costruito un impianto dello stesso tipo di quello per cui ha avuto i permessi ad Acquapendente:  '' Troppi cattivi odori nel centro abitato di Quinzano d'Oglio. Da quando la ditta ha iniziato l'attività, nella zona si percepiscono frequentemente fastidiose vampate di odori. Ci chiediamo con preoccupazione se le materie trattate possano essere nocive e se non ci sia alcun pericolo per la popolazione .Presentati a raffica agli uffici del Comune, gli esposti di numerosi cittadini di Quinzano che lamentano la situazione di disagio in cui i residenti si sono venuti a trovare da quando la ditta Wte srl ha iniziato l'attività di depurazione di residui liquidi, organici e inorganici, provenienti da attività produttive.'' Continua….05/04/2007 …. “una serie di esposti presentati al Comune: ben 156 denunce, sottoscritte da 307 cittadini. Dall'altro ieri, l'azienda «Wte» di Quinzano è sotto sequestro giudiziario. I sigilli sono stati apposti dal Nita, il nucleo investigativo ambientale costituito su iniziativa del procuratore di Brescia Giancarlo Tarquini per contrastare i reati ambientali” Crediamo non ci sia altro da aggiungere per constatare la gravità del problema, rimarcando l’impossibilità di credere che i nostri amministratori siano allo scuro della questione, poiché il progetto è stato presentato sia in Provincia sia in Comune.

L’ impianto brucerà circa cento tonnellate al giorno dei materiali più “fetidi” che ci siano in circolazione: feci animali, urina, letame, fanghi, sanse, scarti vegetali, rifiuti tessili, ecc. Ci stupisce inoltre il comportamento assente dei paladini dell’ecologia; l’Assessore all’ambiente di Rifondazione Comunista Speroni, e il consigliere Pieri, sempre informatissimi quando si tratta di contrastare l’attività edilizia nella frazione di Trevinano e l’attività estrattiva sull’altopiano dell’Alfina. Non sapevano nulla? Strano, perchè questo silenzio? Mica saranno d’accordo anche loro? Invece il comportamento ambiguo deirappresentanti locali e provinciali del Partito Democratico non ci stupisce per niente, poiché a Tuscania si sono opposti con tutta la forza ad una centrale a biomasse alimentata solo a legno , invece ad Acquapendente rilasciano un lotto per farne costruire una alimentata a rifiuti. Che gli interessi siano alti sono i cittadini a pensarlo, non certo noi che stiamo all’opposizione e queste faccende non le abbiamo mai gestite. Ricordiamo che la zona industriale di Campo Morino ad Acquapendente è un importante crocevia che si trova ad una manciata di Km dai comuni di San Lorenzo Nuovo, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Grotte di Castro, e dalla frazione Aquesiana di Torre Alfina, quindi non sarebbe solo la città di Acquapendente a subire il disagio dell’impianto a biomasse, ma anche tutto il comprensorio. Terminiamo sottolineando che il Gruppo Consigliare e Il coordinamento Comunale del Pdl sono già all’opera per informare le associazioni di categoria sui pericoli per la salute e la qualità della vita dei cittadini, mentre il nostro Consigliere comunale e Assessore all’Ambiente presso la Comunità Montana Alta Tuscia, Giuseppe Casali, chiederà un intervento dell’ente, poiché con un impianto del genere a farne le spese saranno leproduzioni agricole e zootecniche con marchio di qualità.   Coordinamento e Gruppo Consiliare Fi-Pdl Acquapendente.

Maria Dolores

 Rappoli Maria

Margherita Bucci  

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