ROMA (UnoNotizie.it)

“Volete davvero ridurla così?” Questo l’appello che Legambiente Lazio, dopo il monitoraggio compiuto stamane in via Alessandria, rivolge alle istituzioni capitoline in vista dell’assemblea pubblica sulla riapertura di viale Nizza, l’ultima strada “verde” della Capitale, che si svolgerà domani al museo Macro di Roma. Un traffico selvaggio quello rilevato, infatti, in via Alessandria (come potete vedere nella foto), composto da automobili, ciclomotori, furgoncini e mezzi di carico e scarico merci, perlopiù parcheggiati in doppia fila.

 

Legambiente Lazio, insieme a Cittadinanzattiva Lazio, al Circolo Legambiente Mondi Possibili e a Cittadinanzattiva Assemblea Roma Centro, ha già organizzato una serie di iniziative per scongiurare la riapertura, tra cui la distribuzione di volantini e l’invio di una lettera ai Presidenti del II e del IV Municipio, cioè il territorio dal quale parte il maggior numero di utenti delle linee che subiranno i gravi rallentamenti in caso di riapertura di viale Nizza, nonché ai vertici dell'Atac. “La strada, un imbuto di 600 metri, raccordo tra piazza Fiume e viale Regina Margherita, è riservata ai mezzi pubblici, che la percorrono in due minuti – si legge nella missiva - . Per lo stesso tratto ci vorranno 30 minuti, sia che la strada venga aperta al traffico privato, sia che si escogitino per i bus deviazioni e percorsi più lunghi”.

 

“Basta con l’attacco al trasporto pubblico - dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – , il cui potenziamento rappresenta invece l’unica vera soluzione al traffico selvaggio e allo smog che assediano la nostra bella città. Ribadiamo la nostra contrarietà alla riapertura dell’ultima strada “verde” della capitale ai mezzi privati, e torniamo a chiedere che il nuovo Piano del Traffico Urbano (PGTU), che sarà presentato ad aprile, preveda invece un aumento delle strade e delle corsie protette riservate al trasporto pubblico. Volete davvero – chiede alle istituzioni capitoline – che via Nizza sia quotidianamente assalita dal traffico come via Alessandria, come testimoniano le foto scattate stamattina?"

 

Ieri, intanto, tutte le dieci centraline di monitoraggio dell’Arpa Lazio, persino quella di Villa Ada, hanno sforato il limite di 35 microgrammi per metro cubo di PM10 stabilito dalla legge.

 

“Al traffico è indissolubilmente legato anche il problema dell’inquinamento atmosferico ed acustico – sottolinea Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - . Non possiamo continuare così, con le polveri sottili che superano continuamente il limite, tanto più che questo rappresenta non solo un problema ambientale ma anche sanitario, come abbiamo denunciato più volte. Chiediamo all’amministrazione capitolina di tornare subito alle targhe alterne e alle domeniche a piedi, come previsto tralaltro dal piano di risanamento dell’aria elaborato dalla Regione Lazio”.

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