VITERBO (UnoNotizie.it) - Più che incoraggianti i risultati della consultazione promossa dalla RdB Parastato sul rinnovo contrattuale.
"I lavoratori di Viterbo non hanno creduto alla farsa orchestrata da Cisl e Uil - dichiara Lino ROCCHI della Federazione RdB di Viterbo - inequivocabilmente all’INPS, INAIL, INPDAP ed ACI hanno bocciato sonoramente l’accordo raggiunto in meno di 3 ore prima della pausa natalizia.
Negli enti le punte maggiori di partecipazione al voto si sono avute all’INAIL ed all’ACI con oltre lo 80% di partecipazione ed il 90% di NO al Contratto.
Vicino al 60% la partecipazione all’INPDAP ed all’INPS, (95% di NO), con un curioso “via-vai” in quest’ultimo Ente, dove mentre era in corso la consultazione della RdB ed il referendum della CGIL, esponenti della CISL si aggiravano insistentemente nei pressi, dando l’impressione di voler scoraggiare la partecipazione al voto.
La crisi globale, non può essere usata come giustificazione da Cisl e Uil, per firmare un contratto che non solo fa perdere ancora di più potere d’acquisto, ma destruttura completamente i diritti conquistati dai lavoratori con anni di dure lotte.
33 Euro Lordi mensili in tre anni, compreso l’aumento della quota variabile del salario accessorio che diventa “discrezionale”, triennalizzazione dei contratti, mancato recupero dei tagli all’incentivo, Calcolo dell’inflazione solo sul tabellare e decurtata dei costi del “petrolio”, inventandosi un nuovo parametro l’IPCA (Indicatore dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo, decurtato dei costi energetici). A quando l’Indice ISG?, (indicatore di sfiga globale?).
La proposta di portare a 65 anni l’età pensionabile per le Donne, le leggi ammazza precari, la pressione fiscale sui salari, lo scippo del TFR, i “grandi manager” che continuano a percepire stipendi da favola mentre la gente comune non arriva alla terza settimana del mese, gli ulteriori sgravi fiscali e contributivi alle imprese, hanno ormai snervato i lavoratori dipendenti, conclude ROCCHI, non possono chiederci di rilanciare i consumi con salari indecenti, il mondo del lavoro non è disposto ad accettare oltre, questo è il messaggio che oggi i lavoratori del Parastato hanno dato a Brunetta, a Sacconi ed a cisl e uil."
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