VITERBO (UnoNotizie.it)
Rifiuti di Rieti, linea comune tra palazzo dei Priori e palazzo Gentili. Anche la Provincia dice no al comma 2 dell’articolo 24 della proposta di legge regionale sulle “Modifiche alla legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 - Disciplina regionale della gestione dei rifiuti e disposizioni transitorie”.
Il tutto si evince dalla lettera inviata oggi dall’assessore all’Ambiente della Provincia, Tolmino Piazzai – d’intesa con il presidente Alessandro Mazzoli - al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, al vice presidente Esterino Montino, al presidente della commissione Ambiente Claudio Bucci e al dirigente del Dipartimento istituzionale dei rifiuti Luca Fegatelli. Di seguito il testo.
Oggetto: emendamento alla proposta di legge regionale di modifica alla legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”.
In riferimento all’oggetto e a quanto esposto nella conferenza dei servizi per l’ampliamento della discarica, tenutasi il 2 ottobre 2008, e in riferimento a quanto verbalizzato nella riunione dell’11 febbraio 2009 tenutasi presso l’assessorato ai Rapporti istituzionali della Regione Lazio, si esprime formale richiesta di modifica dell’articolo 24, comma 2 con la completa eliminazione del seguente periodo: “:” In particolare la Autorità d'ambito di Viterbo e Rieti stipulano una convenzione per disciplinare l'utilizzazione da parte del gestore dell'ATO di Rieti degli impianti di smaltimento ubicati nell'ATO di Viterbo , per un periodo massimo di 5 anni, decorrenti dalla costituzione dell'Autorità d'ambito di Rieti”.
“Avevamo chiesto già a ottobre l’allontanamento dei rifiuti di Rieti dalla nostra provincia – dicono Mazzoli e Piazzai - a partire dalla messa in esercizio dell’ampliamento della discarica di Monterazzano, come risulta dai verbali della conferenza dei servizi sempre per l’ampliamento”.
Oggi, nel corso di una nuova riunione alla presidenza della Regione Lazio, la Provincia tornerà quindi a chiedere con forza di annullare il passaggio in cui si dice in pratica che la Tuscia dovrà accollarsi i rifiuti di Rieti per altri 5 anni. “Una cosa che il nostro territorio – concludono Mazzoli e Piazzai - non può più permettersi di sopportare”.
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