TUSCIA (UNONOTIZIE.IT)
Sarà una vera e propria battuta di caccia in grande stile quella che si svolge domenica 22 febbraio nelle campagne che si estendono tra Calcata e Rignano Sabina, nella parte più meridionale della Tuscia.
Ma innanzi tutto il fatto: i cieli dell'Italia centrale si sono accesi nella serata del 13 febbraio scorso.
Sono molte le persone che intorno alle 20 sono riuscite ad osservare un'intensa luce che, solcando il cielo, è andata apparentemente spegnendosi all'orizzonte.
C'è addirittura qualche telecamera che ha persino immortalato il tutto.
Di cosa si è trattato?
Per gli scienziati non ci sono dubbi, si tratta di un grosso bolide che molto probabilmente non si è completamente disintegrato durante la sua caduta (come nella maggior parte delle volte avviene in questi casi) andando ad impattare al suolo.
Dove esattamente?
L'Unione Astrofili Italiana (UAI) si è subito attivata.
Da studi e ricostruzioni varie gli esperti avrebbero individuato un'area ben circoscritta che, per motivi comprensibili, al momento viene vagamente definita tra Calcata e Rignano Sabina.
Ma torniamo alla sopra citata battuta di caccia.
Proprio così. L'obiettivo è trovare i resti del meteorite.
La cosa ovviamente sarebbe di estremo interesse scientifico.
E allora come fare per rendere il ritrovamento più probabile?
Ecco l'idea: organizzare un vasto gruppo di volontari che possano garantire una scansione puntigliosa dell'area incriminata.
La spedizione si svolgerà domenica e sarà coordinata dall'UAI nella persona di Roberto Haver che nel sito www.uai.it scrive: "...Sto cercando dei volontari che possano venire ad aiutarmi nella ricerca dei frammenti facendo una vera e proria battuta di caccia. Più saremo maggiori saranno le probabilità di ritrovo. Inolte la zona per il 70/80% è un prato con delle leggere colline o con dei vigneti facilitando la ricerca."
Chi volesse partecipare può mettersi in contatto con il Sig. Haver contattandolo attraverso i riferimenti disponibili sul sito www.uai.it
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