TERNI (UNONOTIZIE.IT)

La Giunta provinciale di Terni ha approvato stamattina un documento proposto ed illustrato dal Presidente Andrea Cavicchioli e dall’Assessore all’Ambiente Fabio Paparelli nel quale, esprimendo condivisione di massima per gli obiettivi del nuovo piano regionale dei rifiuti al quale fa da cornice una raccolta differenziata spinta e la diminuzione di produzione alla fonte, si sostiene la necessità di non incrementare la capacità produttiva degli impianti di valorizzazione energetica già esistenti per l’ATI 4 (Ternano) incentivando un processo di semplificazione per una diminuzione delle emissioni e con possibilità, in caso di mancata utilizzazione dei predetti impianti nel contesto del piano dei rifiuti, di prevedere nuove tecnologie per far fronte alle esigenze dell’ambito.

La Giunta ha anche confermato la propria contrarietà al revamping di vecchi impianti, puntando su processi innovativi ed ambientalmente ed economicamente sostenibili. L’esecutivo di Palazzo Bazzani ha inoltre deciso di far presente alla prossima riunione del 9 marzo in Regione sulla definizione di criteri e modalità di localizzazione di impianti di gestione di rifiuti, la volontà di aderire ad accordi di programma con le altre istituzioni solo nella certezza che non siano previste possibilità di incremento produttivo per gli attuali impianti di termovalorizzazione, si proceda ad una semplificazione dell’attuale quadro di riferimento e si diminuisca il carico di emissioni nella Conca ternana.

Tali concetti, secondo l’esecutivo di Palazzo Bazzani, acquistano ancora maggior valore nel momento in cui si sta analizzando, nel procedimento pendente, la proposta della TK-Ast di realizzare una centrale energetica a ciclo combinato all’interno del proprio sito con il presupposto di mantenere un bilancio delle emissioni positivo. Nel documento si sottolinea inoltre che il 65% della raccolta differenziata, sostenuto dal piano dei rifiuti, rappresenta un punto di riferimento di spessore che ha bisogno di sensibilizzazione dell’utenza e di organizzazione delle Amministrazioni interessate. La stessa impostazione, secondo la Giunta, è necessaria per la diminuzione dei rifiuti alla fonte per la quale occorrono processi diffusi con impianti e nuove sperimentazioni in modo da coinvolgere i produttori, i distributori e gli utilizzatori, così come peraltro le istituzioni locali hanno recentemente proposto con progetti pilota.

La tendenziale autosufficienza degli ambiti con l’individuazione di tutti gli elementi necessari per la gestione del settore è per la Provincia un altro elemento ineludibile ed è quindi necessario che nel territorio ternano e in quello perugino vengano previsti impianti per il trattamento completo dei rifiuti, sia per la frazione secca che per quella umida, tenendo anche conto delle nuove tecnologie, ma avendo ben presente anche che occorrono definitive assunzioni di responsabilità e certezze per entrambi i contesti territoriali, in modo da far fronte a tutte le esigenze senza scaricare i problemi di un ambito su altri. Per quanto riguarda il contesto ternano il documento ribadisce che occorre superare rapidamente l’attuale esclusivo conferimento in discarica con la definizione di un sistema impiantistico, sia per la frazione secca che per quella umida, che risponda alle esigenze di tutela ambientale, innovazione ed economicità, puntando ad una semplificazione del quadro di riferimento attuale.

Dovranno essere messe a punto le dinamiche concrete con proposte operative definite che offrano un contesto chiaro di riferimento alle istituzioni, agli operatori e a tutti i soggetti che svolgono attività in questo comparto di estrema rilevanza sotto vari profili. Si è d’accordo sulla necessità di stabilire percentuali di conferimento di rifiuti speciali per la discarica Le Crete che tengano conto delle esigenze di assicurare in via prioritaria lo smaltimento dei rifiuti urbani, nonché sulla previsione degli elementi che definiscono i costi e di un’indennità di disagio ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti con parametri certi. Secondo la Giunta provinciale i provvedimenti di rivisitazione dell’attuale quadro normativo regionale in materia di rifiuti dovranno tener conto di tutte queste osservazioni.

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