La Commissione Regionale ha approvato questa mattina la proposta di legge per la istituzione del Parco Regionale Valle dell’Arcionello.
Ora la palla passa al Consiglio, che dovrà ratificare quanto approvato in Commissione entro l’autunno.
Poi il Parco sarà una realtà a tutti gli effetti, una spinta fondamentale per una revisione complessiva di tutta la politica urbanistica del capoluogo, un eccezionale laboratorio per recuperare la valle, le vecchie cave, lo stabilimento Anselmi, molini e passaggi etruschi e medievali, i bottini dell’antico acquedotto, il convento di S. Paolo. Una occasione irripetibile.
Le varie ipotesi di perimetrazione sono state riunite in una proposta unica che raccoglie la richiesta di comprendere l’intero monte della Palanzana e anche la zona di Pian di Cecciole, accogliendo l’osservazione di Legambiente che richiedeva l’inserimento di quest’ultima per le numerose valenze naturalistiche, storiche e paesaggistiche.
Una svolta decisiva per fermare lo scempio, che continua ancora proprio in queste ore, dove si continua a lavorare in cantieri abusivi per finti “ricoveri agricoli” ad uso villa con piscina.
Legambiente Viterbo
Pieranna Falasca
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