GIOIA TAURO-REGGIO CALABRIA (UNONOTIZIE.IT)

Da Reggio Calabria riceviamo e pubblichiamo un intervento della Lista Nazionale "PER IL BENE COMUNE" da parte del coordinatore "P.B.C." di Gioia Tauro Arch. Jacopo Rizzo e del Coordinatore "P.B.C." Regionale Calabria Avv. Renato Bellofiore

 

Gioia Tauro (Reggio Calabria): la Regione Calabria dia la massima importanza ai controlli sull’impianto di smaltimento dei rifiuti di Gioia Tauro.

Dopo le preoccupazioni sollevate dall’inchiesta della procura sull’inceneritore di Colleferro, dove secondo i carabinieri veniva smaltito di tutto, chiediamo che la Regione Calabria dia la massima importanza ai controlli sull’ impianto di smaltimento dei rifiuti di Gioia Tauro.

In particolare, bisogna iniziare a fare ciò che fino ad oggi in Italia avviene solo in Emilia-Romagna: ossia vogliamo anche noi il monitoraggio epidemiologico e ambientale sull'inquinamento derivante dai molteplici siti concentrati tra Gioia Tauro, Rizziconi e Bosco di Rosarno in particolare dalle due discariche di Gioia Tauro site in C.da Marrella, dall’inceneritore di Gioia Tauro sito in c.da Cicerna, dalla centrale Turbogas di Rizziconi, dal mega depuratore di Gioia Tauro e dalle centrali biomasse sparse per la Piana.

Se ha a cuore la salute dei cittadini, la tutela del territorio e il rispetto dell’ambiente bisognerà attuare questo progetto - che peraltro aveva trovato lo scorso anno già il favore dell’ex ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Ciò permetterebbe di valutare lo stato di salute di chi vive vicino a tutti i siti sopra indicati dove si svolgono o sono previsti tra l’altro processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti, che apprendiamo ufficialmente dalla stampa di oggi addirittura arrivare da Regioni del Nord Italia.

Riteniamo sia un nostro diritto conoscere qual è lo stato di salute degli abitanti di Gioia Tauro, del Bosco di Rosarno, del Sovereto di Gioia Tauro e più generale di chi vive nella Piana vicino a discariche, inceneritori e Centrali Turbogas e che aria si respira in quelle zone.

Chiediamo espressamente, visto il crescente numero di patologie tumorali che stanno toccando i cittadini residenti nelle zone vicino all’inceneritore di Gioia Tauro, che venga installato un impianto speciale di misurazione delle polveri sottili e della loro caratterizzazione.

Per tali studi si auspica si coinvolgano strutture pubbliche: ASP 5, Dipartimento di Epidemiologia o altro affine, Arpacal ecc. che potrebbero valutare nella zona una serie di fattori: malformazioni, tumori e mortalità oltre che stato di inquinamento. Inoltre, è indispensabile estendere tali studi medici anche allo stato di salute dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro, per poi incrociare i risultati con l’analisi della qualità dell’aria che dovrebbe essere curata dall’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione ambientale).

Secondo Bellofiore e Rizzo così facendo l’ASP 5 (il dipartimento di epidemiologia) e l'Arpacal avrebbero accesso alle informazioni in maniera costante e diretta e non più filtrate dalla società “Veolia”, che fornendo Lei stessa i dati di fatto è controllore di se stessa.

Quindi alla luce di quanto richiesto, che appare preliminare rispetto a tutto il resto, prima di parlare di costruire altri inceneritori (vedi raddoppio la cui procedura di realizzazione è stata solo sospesa fino a maggio e non annullata) e discariche nella zona (vedi Zimbario), il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, il Commissario all’emergenza rifiuti, i Sindaci e i Commissari straordinari dei Comuni in cui ricadono tali impianti devono assolutamente adoperarsi per la realizzazione di questo progetto di tutela ambientale e di salute pubblica.

Per Bellofiore e Rizzo sia Gioia Tauro che la Piana devono assolutamente avere un monitoraggio costante di tutti i siti ambientali a rischio o che svolgono un'attività ordinaria nella gestione dei rifiuti.

Questo è quanto "Pbc" tende e vorrà realizzare!

Per Bellofiore e Rizzo vi è ormai la necessità che all’interno dell'Arpacal nasca una «task force sul controllo sul ciclo dei rifiuti, sulla composizione del CDR e sulla qualità delle emissioni.

Si dovrebbe prevedere inoltre, il posizionamento di centraline per il controllo delle emissioni direttamente sopra gli impianti sui camini.

Sono ormai 3 anni che chiediamo nuovi approfondimenti sull'iter procedurale della realizzazione dell’impianto di incenerimento rifiuti di contrada Cicerna e sull'impatto dell'opera sulla salute dei cittadini della Piana e sull'ambiente, anche perché sino ad oggi si sono sottovalutati i dati allarmanti di inquinamento atmosferico provenienti dalle centraline che rilevano le polveri Pm10 di Polistena e Laureana di Borrello, ecco perché riteniamo che bisognerà, prima di concedere nuovi siti, assolutamente approfondire alcuni aspetti legati alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini non solo di Gioia Tauro e Rosarno ma dell’intera Piana».

 

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