ROMA (UNONOTIZIE.IT) Apprendiamo che la Giunta Regionale del Lazio ha recentemente approvato il Piano d'Assetto della Riserva Naturale Regionale "Valle dei Casali", con l'obiettivo, si legge in una nota d'agenzia, di "tutelare i territori residui di naturalità attraverso una serie di interventi di conservazione della biodiversità e di connessione con le altre aree naturali protette limitrofe".
Ecco, invece, quanto accade nella porzione di Riserva Naturale limitrofa agli assi stradali Portuense/Newton:
Impianti sportivi simili ad astronavi lunari costruiti dalla notte al giorno; ristrutturazioni edilizie con relativi ampliamenti per attività commerciali; scavi di enormi buche per la realizzazione di centinaia di box per autoveicoli ed altro ancora.
Ci si chiede: chi e perchè ha autorizzato simili progetti?
A che titolo i vincoli di una Riserva Naturale possono essere derogati?
Perchè il XV Municipio e l'Ente Parco "Roma Natura", titolari il primo delle funzioni di controllo e vigilanza urbanistiche, il secondo di quelle ambientali, hanno inspiegabilmente abdicato ai loro doveri, rinunciando a difendere un'area già compromessa dalla presenza di infrastrutture di pesantissimo impatto, come il viadotto Portuense e l'asse stradale di scorrimento Isacco Newton?
Forse tutto ciò accade in nome di quel "pragmatismo" evocato dall'organo di decentramento locale, utile - si dice - ad evitare ulteriori forme di degrado ed abbandono del territorio?
Tale giustificazione suona, piuttosto, come una resa incondizionata delle istituzioni e pone più che mai in luce la proverbiale incapacità dei pubblici amministratori di arginare il fronte della speculazione edilizia, sottraendosi ai doveri morali che ne dovrebbero contraddistinguere il mandato, per rifugiarsi nel comodo alibi dello "scaricabarile"!
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