POTENZA (UNONOTIZIE.IT)

Con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 3 Marzo 2009 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 19 Marzo scorso - vengono stanziati finanziamenti straordinari per l’installazione di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni di particolato dei gas di scarico degli autoveicoli e degli autobus.

 

Per poter accedere al finanziamento ministeriale - entro il 3 Aprile prossimo - la Regione Basilicata deve comunicare alla Direzione Generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo “il numero dei veicoli  incentivabili di cui all’art.1 comma 11 del Decreto Legge n. 5/2009 distinti per categoria (M3 ed N3). Entro 120 giorni la Regione Basilicata deve comunicare alla Direzione competente del Ministero dell’Ambiente il numero dei dispositivi installati”. Costituisce priorità nell’accesso ai finanziamenti pubblici, il parco veicoli circolanti nei comuni individuati dall’articolo 11 del Decreto Legislativo n.351/1999, ovvero i bus circolanti nei comuni che già garantiscono l’informazione al pubblico sulla qualità dell'aria, relativamente, agli inquinanti normati ai sensi dell'articolo 4, commi 1 e 2 del Decreto Legislativo n.351/1999  e che gli stessi siano messi regolarmente a disposizione del pubblico, nonché degli organismi interessati. Le informazioni di cui al comma 1 devono essere chiare, comprensibili e accessibili.

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – auspica, pertanto, che l’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio - ad iniziare dai comuni capoluogo di Provincia e dai centri urbani maggiori - attui le iniziative necessarie per non perdere preziosi finanziamenti pubblici per ridurre l’inquinamento atmosferico causato dagli autobus urbani ed extraurbani che contribuiscono ad aggravare l’inquinamento dell’aria. Inoltre, sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 Marzo scorso è stato pubblicato il bando per il miglioramento della qualità dell'aria ed il potenziamento del trasporto pubblico a cui è possibile attingere altri fondi pubblici.

 

Il monitoraggio ambientale - rileva la OLA – è, infatti, incostante e carente per tutti gli inquinanti prescritti, come ad esempio le diossine ed i metalli pesanti, specialmente nei pressi di luoghi che sicuramente li producono, come la ferriera di Potenza o Fenice a Melfi. L'inquinamento urbano risulta in tal modo sotto-rilevato e carente, nonostante i comunicati tranquillizzanti non supportati, però, da un diffuso sistema di monitoraggio della qualità dell'aria nei centri urbani nei Comuni più grandi della regione, ove le sorgenti di emissione civili, industriali e da trazione sono certamente maggiori.

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