MILAZZO -MESSINA (UNONOTIZIE.IT)
Circa 10 anni fa fu organizzato un convegno dalla CISL di Messina per denunciare la massiccia presenza di Eternit e/o manufatti contenenti amianto nelle industrie e nelle fabbriche di laterizi delle Provincia di Messina.
A distanza di così tanto tempo ancora in poche realtà sono state avviate operazioni di "bonifica" ma non è dato sapere se e come siano state avviate campagne di screening epidemiologico sui lavoratori e sui residenti.
A tal proposito alcuni lavoratori del Comprensorio mi chiedono di fare "istituzionalmente" come Associazione da tramite per tentare di far uscire le "verità", ad esempio sulla percentuale di morbilità e mortalità da malattie gravissime come il Mesoteliome.
Vorremmo si evitasse il dolore di un secondo caso Eternit...
Giuseppe Falliti
Lavoratori e Cittadini esposti all’amianto
Tra pochi giorni scadranno i termini per la presentazione delle domande per ottenere i benefici previdenziali previsti dalla Legge (Decreto 12 Marzo 2008, GU n. 110 del 12/05/08) per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto.
Tali disposizioni varrebbero per tutti i lavoratori che hanno prestato servizio in aziende in cui è presente la fibra killer e fino all’avvio dell’azione di bonifica. Anche presso alcune aziende del Comprensorio del Mela, ad esempio
Da quando, per legge, è stato decretato il divieto di lavorazione, utilizzo e produzione della fibra killer, si sarebbe dovuto avviare un lavoro a tappeto per verificare le conseguenze dell'esposizione all'amianto, sotto forma di intossicazioni, malattie professionali e patologie causate dalle sue fibre, come l'asbestosi o il tumore a pleura e polmoni. Nel nostro Comprensorio ci sono ancora tanti lavoratori e famiglie di lavoratori che hanno dovuto lottare per vedere riconosciuti i loro diritti e non è più il tempo di “nascondere” le dirette correlazioni tra l'amianto, usato come protezione coibente o nell’edilizia comune.
Non ci sono dati pubblici circa il grande utilizzo di amianto nel Comprensorio, verosimilmente nell'ordine delle tonnellate. E’ assolutamente necessario che le Rsu, con l'Asl di zona e
Non è dato sapere se tutte le aziende coinvolte abbiano pagato il contributo aggiuntivo o abbiano negato addirittura di avere utilizzato l'amianto. Per ottenere il riconoscimento non occorre avere operato a contatto con l'amianto per almeno 10 anni, infatti si può tranquillamente obiettare che per ammalarsi basta un periodo più breve. Solo con indagini mediche approfondite si ottengono risultati e
Ruolo decisivo ha il CONTRAP, che è l'organo paritetico composto dai rappresentanti delle parti interessate (Lavoratori, Aziende, Asl e Regione) incaricato di decidere se nelle aziende si sia fatto o meno uso di amianto e in che modalità.
La legge n. 247 del 2007, che ha attuato il protocollo del 23 luglio
L’ISDE chiede agli Organi istituzionali, tramite il Gruppo di Lavoro regionale “Inquinamento e Salute” di Agenda 21, che venga fatta piena chiarezza sull’entità del fenomeno “esposizione all’amianto”, che vengano avviate adeguate campagne di informazione e screening sia per i lavoratori che per i Cittadini, che le Aziende coinvolte nelle operazioni di bonifica si attivino per una “Campagna di trasparenza” nel rispetto della privacy ma in ottemperanza alle esigenze di sostenibilità ambientale e sanitaria.
Referente Provinciale ISDE Italia
Dr. Giuseppe Falliti
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