L’ULTIMO SEGRETO DEL DELITTO DI COGNE

 

 

Oggi pomeriggio a Caffeina si parlerà di uno dei casi più misteriosi che l’Italia ricordi: il delitto di Cogne. Ad oltre sei anni di distanza da quel triste 30 gennaio del 2002 in cui perse la vita il piccolo Samuele, i lati oscuri di questa complicata vicenda ancora rimangono molti, forse troppi. A ripercorrere le tappe di quella lunga indagine, che il 21 maggio scorso ha visto la Corte di Cassazione confermare la condanna a 16 anni di reclusione ad Annamaria Franzoni, saranno Sandro Provvisionato, noto giornalista del TG5, Valentina Magrin e FabianaMuceli, autrici del libro La Chiave di Cogne, che incontreranno il pubblico viterbese alle 18.30 a piazza San Carluccio

Due giovani e coraggiose giornaliste, che hanno ripreso in mano la storia dal principio cercando di dare voce a quello che in gergo viene definito l'elemento “stonato” di un fatto di cronaca, quello che magari proprio i mezzi di comunicazione finiscono per cancellare. Analizzando ogni dettaglio, ascoltando le bugie e le molte contraddizioni, mettendo tutti i dati raccolti a confronto tra loro, Valentina Magrin e Fabiana Muceli sono riuscite nella ricostruzione di uno dei delitti più efferati della storia d'Italia. Un lavoro lungo e meticoloso, che ha permesso alle due giornaliste di  scoprire quello che fin dal primo giorno era sotto gli occhi di tutti e che tutti avrebbero potuto vedere se non fosse stato, chissà se scientemente o sciattamente, occultato: l'arma del delitto. È come se fossero rimaste sulla scena del crimine, cercando così di fermare il tempo in quelle fondamentali 48 ore che segnarono i primi atti delle indagini, ripercorrendole in continuazione per capire gli aspetti più oscuri di questa particolarissima vicenda.

 

A CAFFEINA, COVACICH RACCONTA COVACICH

 

 A Caffeina, Mauro Covacich racconta Mauro Covacich. Lo farà, sollecitato dalle domande di Maurizio Makovec, parlando del suo ultimo romanzo, Prima di sparire, stasera, alle 21,30, all’interno del Cortile di Palazzo San Carluccio, durante la penultima serata della rassegna culturale e letteraria che chiuderà i battenti venerdì sera con Paolo Villaggio. Dopo i numerosi libri di narrativa, tra cui Anomalie, L'amore contro, A perdifiato, Fiona, Trieste sottosopra e il romanzo-inchiesta Storie di pazzi normali, questa volta, il noto scrittore, collaboratore assiduo del Corriere della Sera, è alle prese con un autore, che deve scrivere un romanzo che ha in testa da moltissimo tempo. Ma quelle pagine restano bianche, l’ispirazione non arriva. Intorno allo scrittoio vuoto, la stanza si riempie di pensieri, di sensi di colpa, di desiderio, di telefonate clandestine, di disperati tentativi di reprimere per amore della moglie un nuovo amore nascente, giocoso e irresistibile. Lo scrittore si chiama Mauro Covacich, le giornate che racconta sono quelle del suo matrimonio con Anna, le notti sono quelle tormentose del desiderio di Susanna, di un amore nuovo e dirompente. E più lunghe e arrovellate si fanno le giornate davanti alla pagina bianca, più chiaramente emerge che la storia di un amore che nasce e di un amore che muore è l'unica che abbia senso raccontare. Una storia coinvolgente e intrigante quella raccontata nelle pagine dell’ultima opera letteraria dello scrittore triestino, autore tra l’altro, anche di numerosi reportage, racconti di viaggio, del radiodramma Safari e di alcuni documentari per la Rai. Pagine di vita autentica, vissuta, reale, in cui molti lettori sicuramente si riconosceranno e condivideranno gli stessi dubbi, le stesse incertezze, gli stessi tentennamenti della sua umana realtà.

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