ROMA (UNONOTIZIE.IT) Tra le ultime notizie riguardanti la BASF, una notizia rguarda la Tutela della salute di ambienti e cittadini per uno sviluppo ecosostenibile

“Necessità di tutelare la salute di ambiente e cittadini, all’insegna di uno sviluppo ecosostenibile sono i principi che devono guidare la politica sul territorio” quanto dichiara Claudio Bucci, Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli al Consiglio Regionale del Lazio, a margine del suo intervento durante l’audizione di oggi al Consiglio del V Municipio di Roma, in merito alle questioni legate alla presenza dell’industria Basf Italia srl e alla necessità di una sua delocalizzazione a causa dei pericoli per cittadini ed ambiente connessi alla sua attività.

“La Basf ha un’autorizzazione, prolungata obbligatoriamente fino all’autunno, per bruciare sostanze chimiche ad elevata tossicità” aggiunge il Consigliere del V Municipio e Presidente della Commissione Assetto del territorio, Paolo Francesco Pantano, promotore dell’incontro di oggi,condiviso da tutte le forze politiche “Nel 2003, il Dipartimento epidemiologico RME ha riscontrato una mortalità per tumori superiore al 30% rispetto ad altre aree limitrofe dell’area urbana, prevalentemente linfomi tipici di zone adiacenti ad inceneritori.

Successive indagini ambientali, condotte dalla ASL RMB, hanno evidenziato una concentrazione di diossina, il composto più tossico che esista, 10.000 volte più pericoloso del cianuro, da 5 a 20 volte superiore rispetto ad altri siti romani. Tutto ciò si accompagna a conseguenze non solo sull’atmosfera, ma, attraverso l’immissione delle acque reflue, sullo stato di salute dell’Aniene”.

“Ciò che chiediamo alle Istituzioni, a tutti i livelli” prosegue Pantano “è che diano il via ad un tavolo tecnico sulla questione, arrivando alla delocalizzazione dell’industria: esiste infatti dal 2006 un protocollo di intesa tra l’azienda prelevata dalla BASF, l’Engelhard, che lo prevedeva, ma che la nuova proprietà sembra ignorare. Questa necessità diventa oggi ancor più sentita, visto lo sviluppo urbanistico della zona e la presenza addirittura di un asilo nido a 300 metri dallo stabilimento”.

“Occorre intervenire per individuare una soluzione a questa che sembra essere una minaccia per ambiente e persone: la vicenda è ormai annosa e bisogna intervenire subito attraverso un crono-pragramma che veda la partecipazione di tutti gli organi istituzionali competenti” aggiunge il Presidente della Commissione Ambiente Bucci, “Degna di nota è poi la dichiarazione del direttore dello stabilimento che, in un’intervista rilasciata a ‘Le Iene’, ha dichiarato che non manderebbe i suoi figli nell’asilo che sorge vicino all’industria chimica in questione”.

“La volontà non è però quella di demonizzare” conclude Bucci “E’ nostro dovere contribuire ad uno sviluppo ecocompatibile, a tutela della salute dei cittadini.

Per questo, in accordo con quanto emerso nella riunione consiliare odierna, proporrò una serie di audizioni congiunte tra la Commissione che presiedo, la Commissione Lavoro e la Commissione Sviluppo economico affinché, ascoltate tutte le parti in causa, si arrivi alla migliore delle soluzioni per questa importante e delicata vicenda”.  

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