VITERBO (UNONOTIZIE.IT)

Davvero esemplare l'intervento di potatura - delle ultime settimane - delle alberature stradali a Viterbo: ovviamente in senso negativo.

Nonostante tanto parlare di nuova gestione e rinnovata attenzione al patrimonio verde della città. Invece i nostri alberi vengono gravemente danneggiati nelle forma e nello stato di salute con interventi del tutto inadeguati per diversi motivi.

 

Il periodo di potatura non è adatto: siamo infatti entrati nella primavera, le gemme sono gonfie e pronte per schiudersi, eliminarle ora significa indurre la pianta a compiere nuovamente tutto il suo lavoro attingendo a riserve ormai scarse e trovandosi costretta ad emettere tardivamente nuove foglioline che diverranno oggetto di attacchi parassitari (afidi ad es.); questi rami avventizi si troveranno al suolo in occasione del primo vento intenso.

 

Sono stati mozzati tutti i rami delle piante con poco criterio (tigli di Viale Bruno Buozzi e del quartiere Murialdo); i tagli di potatura vanno eseguiti secondo ben precise modalità all’ascella di altri rami, in modo che il ramo lasciato prosegua la crescita della pianta senza che questa abbia necessità di emettere rami avventizi.

 

I tagli di potatura devono poi essere di piccolo diametro, perché rappresentano la porta di ingresso preferenziale di agenti patogeni che causano le carie del legno (quelle cavità interne al tronco che rendono le piante instabili); quelli realizzati sono invece di grande diametro come nel caso di diversi platani presenti nella città (parcheggio su via del Pilastro di fronte il Prato Giardino). I platani in particolare vanno potati in pieno inverno, solo in caso di effettiva necessità e con diametri di piccolo diametro in base al  DM 17/04/1998 "Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano.

 

Potare gli alberi non serve agli alberi, serve ai cittadini e  per questo motivo i tagli di potatura vanno eseguiti con attenzione e criterio, solo quando necessario e al fine di avere piante sane e belle. A proposito di alberature: non dovevano essere sostituiti gli alberi tagliati lungo le mura di via Capocci? Insomma un bel pasticcio quello della gestione del verde urbano a Viterbo.

 

Sarebbe opportuna e urgente  una verifica di quanto avvenuto in danno al verde – come per le potature - da parte di figure competenti, magari  ricominciando anche dalla manutenzione dei giardini pubblici esistenti e nella creazione di nuovi spazi verdi per il benessere di tutta la cittadinanza.

Altrimenti dovremmo tutti munirci di vernice e pennelli per disegnare e colorare il verde che manca  sui muri e sul nuovo cemento di questa città sempre più grigia.

 

Legambiente Viterbo

Pieranna Falasca

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