ROMA (UnoNotizie.it)
Passata la piena del Po si contano i danni provocati dall'ondata di maltempo alle campagne con frane, smottamenti, grandinate ed esondazioni che hanno colpito i campi coltivati a grano, mais, ortaggi e foraggere dal Piemonte alla Liguria, dalla Lombardia all'Emilia ma anche in Veneto e nei giorni scorsi in Puglia e nel Lazio.
Da un primo monitoraggio emergono danni stimati per circa 100 milioni di euro, è stato richiesto per molte aree l'avvio delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità.
Dall'Emilia dove si segnalano danni nel piacentino con allagamenti terreni agricoli e fabbricati rurali al Veneto dove in provincia di Padova l'esondazione lungo il corso del Bacchiglione hanno interessato un territorio piuttosto ampio, con pesanti ricadute sui terreni agricoli e decine di aziende della zona e sono state compromesse le colture di cereali e foraggio, sott'acqua anche diversi ettari di vigneti nell'area collinare.
Difficoltà anche in Lombardia nel cremonese dove l'Adda è uscito a Crotta, allagando ampi terreni.
In Piemonte la situazione è molto critica con forti esondazioni che si sono verificate in provincia di Asti dove sono straripati i torrenti Borbore, Valtriversa e Versa con allagamenti che hanno interessato ampie aree agricole e alcune cascine mentre le strade provinciali vicine a questi corsi d'acqua sono state chiuse al traffico così come è stato vietato l'accesso alla città di Asti attraverso i ponti sul fiume Tanaro.
In provincia di Alessandria i corsi del torrente Bormida e del fiume Tanaro sono esondati e particolarmente colpita la zona che da Bra versa in Alta Langa. Il Tanaro e i suoi affluenti hanno superato il limite di guardia.
Nelle province di Vercelli e Novara e in quella di Cuneo (nel braidese) si segnalano anche danni alle risaie dovuti al crollo degli argini. Nella provincia di Torino i danni maggiori arrivano dalle esondazioni lungo l'asta del torrente Banna: sono interessati i comuni di Poirino, Santena, Villastellone dove gli allagamenti hanno sommerso i campi di grano e di mais e gravi danni sono segnalati alle serre orticole ed alle colture dei pregiati asparagi oltre che di zucchini, pomodori e insalate.
E' inoltre uscito dagli argini anche il rio Tepice provocando allagamenti tra i comuni di Santena e Trofarello. Si registrano inondazioni anche nel Chierese: i comuni più colpiti sono Riva presso Chieri e Arignano.
Altri straripamenti si segnalano nel Carmagnolese, dove sono stati allagati i campi di grano, mais e foraggere. Meno preoccupante la situazione nel Pinerolese dove il Chisone e il Pellice restano sotto il livello di guardia; anche in queste vallate, come in larga parte della provincia, si segnala il ristagno nei campi dell'abbondante acqua caduta, con maggiori conseguenze per il grano e per il mais. In molte zone della provincia il maltempo ha sino ad ora impedito la semina del mais, mentre il ristagno di acqua potrebbero comportare seri problemi ai campi seminati.
Da una prima valutazione il maltempo dei giorni corsi ha provocato in Puglia in provincia di Foggia danni per i 50 milioni di euro a seguito di smottamenti, muretti a secco distrutti dalla violenza delle acque, fabbricati rurali allagati, orticole sradicate e danni incalcolabili alle colture cerealicole e agli allevamenti avicoli.
Ma anche nel basso Lazio, in provincia di Frosinone, le grandinate che si sono verificate nell'area nord e in quella più a sud del frosinate hanno provocato danni ingenti alle coltivazioni sia nel territorio del Cassinate che nella zona di Anagni, Piglio e Serrone.
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