ROMA (Uno Notizie.it)
Accadde 3 anni fa. Esplodeva il 2 maggio lo scandalo che di lì a poco avrebbe investito il mondo del calcio italiano con effetti fuori da ogni immaginario. Definito dalla stampa ironicamente Calciopoli, accostandolo a Tangentopoli, lo scandalò scoppiò a seguito di alcune intercettazioni operate dal tribunale di Torino e soprattutto da quello di Napoli nei confronti delle dirigenze di quattro club italiani: Juventus, Fiorentina, Lazio e Milan.
L'accusa principale era quella di controllare il sistema arbitrale al fine di pilotare i risultati delle partite.
Gli effetti delle sentenze finali provocarono un autentico terremoto calcistico:
La Juventus venne retrocessa in Serie B con 17 punti di penalizzazione da scontare nel campionato successivo e le furono revocati lo scudetto 2005 e quello del 2006 che aveva praticamente vinto.
La Fiorentina ricevette 30 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2005-2006 e 19 punti di penalizzazione da scontare in serie A nel 2006-2007.
La Lazio ebbe 30 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2005-2006 e 11 punti di penalizzazione da scontare in serie A nel 2006-2007.
Al Milan 30 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2005-2006 e 8 punti di penalizzazione da scontare in serie A nel 2006-2007.
All'Inter venne infine assegnato d'ufficio il campionato che era in corso, ossia quello del 2005-2006.
Oggi, quella triste vicenda per il calcio italiano, è anche chiamata Moggiopoli, in nome del principale indagato, l'allora Direttore Generale della Juventus, Luciano Moggi.
- Uno notizie Roma
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