ROMA (UnoNotizie.it)
Al Ministro dell’Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell’Economia.
Premesso che,
- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalità delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega Aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti.
Infatti tale opera:
I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge;
II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee;
III. è in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale;
IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area;
V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualità della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area;
VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale;
VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilità locale;
VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;
IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area è viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha già presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilità dell'opera);
- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega Aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile.
2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualità della vita.
3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega Aeroporto con le altre gravosissime servitù già presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementerà danni, disagi e patologie.
4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.
5. Impatto sociale su Viterbo: il mega Aeroporto non solo costituirà una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provocherà anche un grave degrado della qualità della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla società, il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (già gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.
6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitù ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia.
7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega Aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuirà ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanità e gli equilibri della biosfera.
8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresì sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);
- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale è stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega Aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela;
- già lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, già citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identità di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Università degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualità e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) conflitto con attività ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilità tra l'intensa attività di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attività di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come già precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;
g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualità, delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilità un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);
h) aggravamento di una condizione di servitù per l'Alto Lazio, territorio già gravato da pesantissime servitù energetiche, militari e speculative;
i) infine, poiché il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera è il sedime di Ciampino e l'attività che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei più elementari diritti della popolazione locale, ed è quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra città (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A ciò si aggiunga che:
l) l'opera è tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono né la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, né il suo orientamento"; peraltro il già citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilità oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
n) l'opera è totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega Aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:
o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi è destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimità sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realtà territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validità di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attività nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").
Infine:
r) realizzare un nuovo mega Aeroporto è insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la già citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
s) realizzare un nuovo mega Aeroporto è insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);
t) realizzare un nuovo mega Aeroporto è insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunità scientifica internazionale, dagli statisti più avvertiti);
u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalità come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e “sostenere invece un modello di mobilità più adeguato, sostenibile e democratico": -
per sapere:
1) quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunità locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti.
Leoluca Orlando
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