TUSCIA -VITERBO- (UnoNotizie.it)
Il Centro Studi Tuscia torna alla carica ed a fronte della raffica di dichiarazioni della scorsa settimana si sforza di capire, tra le righe del parlatoio preelettorale, cosa bolle realmente in pentola. Procediamo con ordine. Il Ministro Matteoli diffonde una nota informativa in cui comunica il completamento delle istruttorie su interventi infrastrutturali che riguardano lo scalo di Viterbo e che saranno sottoposti al comitato CIPE durante la prossima riunione, nel giorno in cui è stato dato il via libera al piano casa di edilizia abitativa. Pare di comprendere che si tratta di una comunicazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti fatta – in camera caritatis - dopo la seduta del Cipe tenutasi venerdì a Palazzo Chigi, comunicazione che, in buona sostanza, dedica allo scalo etrusco un solo rig il Ministro avrebbe “proposto la realizzazione dell’Aeroporto di Viterbo”.
Su questa generica dichiarazione intervengono senatori ed assessori facendo a garanell’interpretare con toni trionfalistici l’arrivo della tanto sospirata panacea aeroportuale ed allora ci si spinge ad elencare stanziamenti (812 mln di Euro di cui 100 per le ferrovie) e a scappellarsi in ringraziamenti per quanto ottenuto e che dovrebbe essere ratificato nella prossima riunione del CIPE. Chi ci capisce qualcosa è bravo. Siamo nel totale pallone.
Infatti solo pochi giorni fa abbiamo sentito ribadire dal Presidente dell’ENAC Riggio (su Il Messaggero del 24 aprile scorso a firma Costantini) che “manca l’atto finale che localizza la posizione dello scalo” e che “il problema vero è che non si può localizzare l’aeroporto se non si localizza allo stesso tempo la ferrovia. E questo è un problema che devono risolvere Fs e Regione”. Sei giorni dopo la Giunta Regionale del Lazio ha dato il via libera alla firma dell’”Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione sulle grandi opere” , passando la palla al Governo. Questa intesa prevede investimentiper la Provincia di Viterbo destinati alla ferrovia Roma - Civita Castellana-Viterbo e al collegamento con il futuro aeroporto per complessivi925 milioni di Euro. Ma come sarebbe, un nostro senatore parla di stanziamenti complessivi (aeroporto, RFS e strade incluse) per una spesa di meno di quanto verrebbero a costare - secondo l’intesa Regionale - le sole Ferrovie?
Abbiamo forse la chiave di lettura: il Ministro e il senatore che rimbalza la sua voce, si riferiscono al quadro fonti d’impiego contenutodocumento programmatico ministeriale uscito dalla cabina di regia che privilegiava il potenziamento della tratta FS via Sipicciano – Orte, escludendo per una serie di ragioni tecniche la Roma-Civita Castellana - Viterbo. Ci chiediam ma Regione e Ministero Trasporti non erano forse nella stessa cabina di regia? E i rappresentanti dell’RFS che cosa ne pensano? L’assessore al volo sostenuto da quello dei lavori pubblici e l’ambiente di Palazzo Priori – sindaco silente – dichiara in modo roboante:”“Viterbo sarà il futuro scalo destinato a rimpiazzare Ciampino e il supporto del ministro Matteoli ribadisce e offre ulteriori garanzie, se ce ne fosse mai stato bisogno, sul fatto che l'aeroporto a Viterbo rappresenta un progetto concreto al quale dedichiamo la nostra attenzione e il nostro impegno quotidianamente”.
Il Centro Studi allora si domanda: ma quale progetto? Per quale aeroporto regionale,nazionale,comunitario? A fronte di quale localizzazione? E per quale tratta ferroviaria via Orte o Civita Castellana che ne rappresenta la condicio sine qua non? Ancora ma al CIPE cosa fanno e cosa hanno detto realmente nel corso dell’ultima riunione ed in base a quali criteri decidono di approvare gli interventi infrastrutturali proposti? Il Centro Studi allora – in modo elementare, alla Watson – consulta il sito del CIPE e sul resoconto della riunione dell’8 maggio scorso di Viterbo non trova traccia di quanto proposto dal Ministro per Viterbo ed allora, ancora più incuriosito, si va a leggere le competenze del Comitato Interministeriale e scopre che effettivamente le velate perplessità manifestate dal Presidente della Provincia che auspica quanto meno “..di poter conoscere il progetto sullo scalo predisposto da Aeroporti di Roma” hanno un certo fondamento.
Il coordinatore dott. Bruno Barra
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