E per fortuna che lo scorso anno il Comune aveva annunciato che l'antenna sarebbe stata spostata in zona più idonea.
L’antenna della telefonia mobile installata all’interno del parcheggio dell’ex Ok al quartiere Pilastro di Viterbo non solo non è stata tolta ma è addirittura raddoppiata. Se vi capita di transitare per via Prato Giardino basta alzare gli occhi al cielo (ma la cosa è visibilissima anche dall’interno del parco) per notare che su uno dei riflettori dello stadio sono stati montati ben quattro ripetitori che, stando alle dimensioni, dovrebbero essere addirittura più potenti di quelli situati dalla parte opposta.
Lo scorso anno, dopo assemblee e prese di posizione varie, il Comune annunciò che l’antenna dell’ex Ok sarebbe stata spostata all’interno dello stadio (o al Riello o nei pressi del cimitero) in modo da allontanarla il più possibile dalle case e da una serie di cosiddetti “siti sensibili” quali la scuola materna, quella elementare, l'Itis, il centro sociale e la sede del progetto Giovani. Cosa puntualmente avvenuta in occasione delle ultime elezioni amministrative durante i quindici giorni di pausa per il ballottaggio. Ora, essendo trascorso qualche mese ci si domanda cosa si aspetta a smantellare l’antenna precedente? Oppure quest’ultima operazione non è prevista?
La normativa vigente prevede che, oltre al rispetto dei “siti sensibili”, tali ripetitori non possano essere installati a meno di 150 metri l’uno dall’altro: una distanza, in questo caso, assolutamente non rispettata.
Ma c’è di più: la nuova antenna andrebbe a interessare un altro sito particolarmente “sensibile”, ovvero Prato Giardino con il suo frequentatissimo parco giochi attrezzato.
Ma tant’è, la pericolosità delle antenne non è stata ancora provata, per questioni di tempo, e poi perché scomodare il principio di precauzione da applicare nei casi di incertezza scientifica, e quello di cautela, secondo il quale va garantita l’esposizione ai livelli più bassi possibili?
Giancarlo Guerra
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