REGGIO CALABRIA (Uno Notizie.it)
Sono entrati di nuovo in azione nei giorni scorsi, in contrada Concessa di Cantona (Reggio Calabria), gli uomini del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con i volontari della LIPU, impegnati nell’”Operazione Adorno” a sorvegliare il territorio reggino per prevenire il bracconaggio, in particolare contro il Falco pecchiaiolo.
Secondo la LIPU, che ha recentemente concluso il 25esimo campo antibracconaggio grazie all’intervento di 28 volontari provenienti da tutta Italia, il bracconaggio nel territorio reggino, secondo le ultime notizie, è in aumento rispetto agli anni precedenti.
Sono stati tre, nel complesso, i bracconieri denunciati nelle ultime due settimane: oltre all’ultimo blitz di Concessa di Cantona, infatti, il NOA, in collaborazione con la LIPU, era intervenuto lo scorso 2 maggio nella zona di Archi, in provincia di Reggio Calabria, bloccando due bracconieri con un falco appena ucciso.
Bilancio pesante, nel complesso, per il campo LIPU: diversi esemplari abbattuti e centinaia gli spari uditi, ben 100 nella sola giornata del 2 maggio (in località Calanna, Milanesi, Sàlice, Archi e San Giovanni di Sambatello) quando 4mila esemplari di Falco pecchiaiolo sono transitati sullo Stretto di Messina e avvistati tra Pellaro e il Pilone di Santa Trada.
Un periodo, quello attuale, di fondamentale importanza per la migrazione degli uccelli. Sono oltre 30mila, in totale, appartenenti a 16 specie diverse, i rapaci transitati in migrazione nell’ultimo mese sullo Stretto di Messina, oggetto di un monitoraggio che la LIPU ha effettuato in contemporanea su cinque località della Sicilia (Pantelleria, Marettimo, Ustica, Panarea e Stretto di Messina versante messinese), in appoggio al campo organizzato sul versante calabrese.
Ma i problemi del bracconaggio nel reggino, fa notare la LIPU, si aggraveranno nei prossimi giorni, vista la fine del servizio per l’Operazione Adorno degli agenti del NOA. “Il lavoro del Corpo Forestale dello Stato è di fondamentale importanza nella repressione del bracconaggio e nella tutela degli uccelli.
Tuttavia i tagli al servizio effettuati nel 2009 hanno ridimensionato le attività operative del NOA, e dunque temiamo una forte ripresa del bracconaggio già dai prossimi giorni, visto che la migrazione dei rapaci si concluderà solo ai primi di giugno”.
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