ROMA (UnoNotizie.it) Questa mattina Greenpeace ha manifestato davanti l’Hotel Excelsior in via Veneto, in cui si sta tenendo il G8 Energia. Un gruppo di attivisti si è presentato con quindici specchi che proiettano la luce riflessa del sole. In uno specchio più grande è stato scritto “Solar Revolution Now”.

Greenpeace diffonde oggi il rapporto economico e scientifico “Global CSP Outlook 2009”, redatto assieme a Estella (European Solar Thermal Electricity Association) e SolarPACES. Da questo emerge che gli investimenti nel “solare a concentrazione” (CSP) supereranno i 20 miliardi di euro al 2015 e che il settore potrà dare lavoro nel mondo a circa 90mila persone nei prossimi cinque anni.

“Le centrali solari a concentrazione sono la nuova frontiera dell’energia rinnovabile- afferma Francesco Tedesco, Responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace, a margine del G8 Energia - Il solare a concentrazione è oggi un’industria multi-miliardaria, un nuovo ‘big player’ per contrastare la crisi economica di oggi e la crisi climatica di domani”.

La tecnologia si è sviluppata rapidamente negli ultimi anni ed è ora pronta a cogliere le sfide del futuro. I maggiori progetti in via di realizzazione sono in California e Spagna, che prevede di raggiungere 10 GW di potenza entro il 2017, una cifra molto elevata. Secondo le stime di “Global CSP Outlook 2009”, il solare a concentrazione potrà soddisfare, nello scenario più favorevole, il sette per cento dei consumi mondiali di elettricità al 2030 e un quarto al 2050.

“Abbiamo bisogno di nuove tecnologie pulite per tagliare la nostra dipendenza dai combustibili fossili e salvare il clima- continua Tedesco-. Puntare su carbone e nucleare come sta facendo il governo Berlusconi è una strategia ‘killer del clima’ che rischia, oltretutto, di far perdere all’Italia un’importante occasione di sviluppo economico”.

Secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050. Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia.

“Le centrali a concentrazione possono fornire energia sicura a scala industriale per tutto il giorno ricorrendo a tecnologie di stoccaggio del calore” spiega Josè Nebrera, Presidente di Estella a cui fa eco Christoph Richter, Direttore di SolarPACES, “l’intensa attività di ricerca e sviluppo degli ultimi 15 anni ha permesso il decollo della tecnologia a cui assistiamo oggi”.

Uno notizie.it Roma

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