ROMA (UnoNotizie.it)

Via libera del consiglio provinciale di Roma al ‘Piano Agrituristico Provinciale 2009’.
L’aula consiliare di Palazzo Valentini ha approvato con 21 voti a favore e 8 astenuti la delibera presentata dall'assessore provinciale alle Politiche dell'Agricoltura, Aurelio Lo Fazio, un atto di indirizzo e pianificazione che permette l'utilizzo di risorse finanziarie della Regione Lazio (come previsto dalla legge regionale 14/2006) per interventi in favore del settore agrituristico.

"Le risorse - spiega Lo Fazio - sono ripartite in due distinti settori. Il primo riguarda le attività di promozione delle aziende agrituristiche e la valorizzazione delle loro produzioni, l'altro, assoluta novità, riguarda il fondo di rotazione che permetterà alle aziende di accedere a finanziamenti di mutuo a tasso agevolato per spese di investimento per il miglioramento infrastrutturale e tecnologico".

"Le attività di promozione - continua l'assessore Lo Fazio - riguardano tra l'altro anche un progetto specifico destinato alle scuole elementari del territorio provinciale. 'Scuola in campo' vede la partecipazione di oltre 8mila alunni che hanno la possibilità di passare una giornata in fattoria didattica presso gli agriturismi che hanno aderito all'iniziativa".

"La Giunta Zingaretti - conclude l'assessore Aurelio Lo Fazio - considera gli agriturismi veri e propri avamposti ambientali e presidi dello sviluppo territoriale ecosostenibile. Elevare la qualità dei servizi offerti consente il raggiungimento dell'obiettivo della filiera corta e del km zero inteso come utilizzo dei prodotti del territorio provinciale utilizzati direttamente dall'imprenditore agricolo per la propria azienda agrituristica. Questo garantisce quindi un elevato grado di freschezza e sicurezza alimentare".

Gli imprenditori agricoli abilitati all'esercizio delle attività agrituristiche iscritti nell'elenco provinciale sono 505, di cui 167 svolgono attività. Tra il 2005 e il 2008 si e' registrato un incremento dell'8% delle aziende agricole che hanno diversificato la loro attività in azienda agrituristica, con conseguente riduzione del numero di imprenditori iscritti nell'elenco provinciale non operanti.

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