VICENZA ( UnoNotizie.it )
Prosegue la vicenda del pellet radioattivo proveniente dalla ditta lituana Natur Kraft.
Vicenda che sta tenendo col fiato sospeso praticamente tutta Italia, considerato che il prodotto è già stato sequestrato recentemente in oltre trenta province che al momento sono Aosta, Varese, Milano, Como, Lecco, Cremona, Bergamo, Pavia, Lodi, Sondrio, Brescia, Torino, Cuneo, Savona, La Spezia, Genova, Vicenza, Forlì, Ravenna Ferrara, Bologna, Frosinone, Viterbo, L’Aquila, Bari, Brindisi, Taranto, Cosenza, Sassari e Cagliari.
L'indagine, partita da Aosta, ha portato al sequestro di molte tonnellate di pellet, legno combustibile ricavato dalla segatura vergine essicata e poi compressa in forma di piccoli cilindri.
La capacità legante della lignina, contenuta nella legna, permette di ottenere un prodotto compatto senza aggiungere additivi e sostanze chimiche estranee al legno. Si ottiene, quindi, un combustibile naturale ad alta resa sfruttatissimo per stufe domestiche.
Se il pellet mostra valori nella norma quando è inerte, successivamente alla combustione lascia delle ceneri che sarebbero radioattive fino a 40 volte di più rispetto ai limiti consentiti dalla legge.
L'elemento incriminato è il cesio 137 che, presente in maniera consistente nelle ceneri del pellet come probabile eredità di Chernobyl, è un elemento chimico considerato altamente tossico e alcuni dei suoi radioisotopi lo sono ancora di più.
- Uno Notizie Vicenza -
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