BOLZANO (UnoNotizie.it)

Continua la campagna di deforestazione del Comune di Bolzano; dopo la strage degli innocenti di questo inverno, quando 2 nevicate sono bastate per giustificare un vero e proprio massacro di alberi, ora si continua con l'abbattimento di  40 piante tra  pioppi e salici  al maneggio di Bolzano.

Appena passato in concessione al Comune è partita la nuova strage, con la scusa della vicinanza dell'aeroporto.
Noi siamo andati a vedere il macabro spettacolo e ve ne riportiamo alcune tristi immagini.
Abbiamo incontrato alcuni signori e signore, frequentatori del circolo, non degli ambientalisti ma altrettanto incavolati. "I pappagalli dal collare che nidificavano nei nidi abbandonati dai picchi son venuti a cercare i loro alberi, i loro nidi, poi sono spariti e non si vedono più e così pure i picchi verdi non ci sono più fatti vedere" è stata una testimonianza. Ma non  era vietato abbattere gli alberi in periodo di riproduzione?

Ci hanno raccontato che in realtà la richiesta dell'ENAC (ente nazionale aviazione civile) esiste, ma era presente da anni, senza che nessuno si  fosse mosso; la stessa forse non richiedeva proprio l'abbattimento ma soltanto un abbassamento delle piante e la stessa ENAC, secondo alcune fonti, era propensa ad aspettare ottobre, con l'esito del referendum, per decidere il da farsi.

Chi ha deciso, chi ha affrettato i tempi è stato il Comune di Bolzano. Chi ha preso la decisione, che secondo un assessore non è passata dalla giunta, è stato l' ufficio ambiente? Si mormora che è solo una questione di sicurezza, per prevenire rischi, problemi di assicurazione in una zona secondo il Comune in stato di abbandono...e così  si taglia, si taglia , si taglia....

E dov’erano in questo periodo i così detti "ecosociali": in ferie, a dividersi in altri pezzettini o ancora storditi dalla notizia delle Dolomiti patrimonio dell'umanità ?
E intanto altri piccoli patrimoni dell'umanità, non meno nobili delle Dolomiti, se ne vanno e con loro se ne va un altro habitat, molto frequentato da diverse specie migratorie; un luogo  bello e ombroso è stato trasformato in un deserto, circondato da scheletri di nuovi edifici alti quanto i pioppi abbattuti.

Rimane tanta tristezza e tanta rabbia, soprattutto per la poca stima che gli amministratori di Bolzano hanno nei confronti dei cittadini; nessun preavviso, nessuna spiegazione, i soliti "blitz" estivi ( chi non ricorda come sono stati abbattuti gli alberi secolari  davanti al vecchio Ospedale per far spazio ai cubi di cemento dell' Università ?); soliti sistemi, colpire nell'ombra, poi fuggire, sperando che nessuno se ne accorga.
Noi l'avevamo detto: l' estate è tempo di sorprese, non bisogna mai abbassare la vigilanza sul nostro territorio, è ancora in discussione il Masterplan e con questa gente in giro è meglio osservare quotidianamente la collina del Virgolo, per non vedere improvvisamente spuntare una gru!

Claudio Vedovelli

- Uno Notizie Bolzano -

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