ROMA (UnoNotizie.it)
"Siamo in un paese in cui il diritto al dissenso e alla manifestazione del pensiero è costituzionalmente sancito e garantito, purchè si esprima entro i limiti della legalità". Questo il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti, a proposito dei recenti arresti di attivisti antagonisti dell' "Onda" che hanno interessato diverse città d'Italia nell'ambito dei recenti disordini avvenuti in occasione del G8 University Summit di maggio a Torino.
Studenti e precari di Pisa hanno manifestato contro quella che loro definiscono una repressione poliziesca alla vigilia del G8, oltre che per esprimere nuovamente la loro contrarietà alla riforma Gelmini.
"La critica agli effetti perversi della globalizzazione - ha aggiunto il vicepresidente del movimento guidato da Antonello De Pierro - così come ai recenti tagli a scuola e ricerca, non può essere oggetto di criminalizzazione. Allo stesso modo, le forme violente di manifestazione non devono essere tollerate, non solo perché contrarie allo stato di diritto, ma perché dequalificano e gettano mediaticamente nell'ombra i temi oggetto delle contestazioni, dando adito a quella facile generalizzazione per cui non esistono forme di critica radicali che non degenerino in atti di teppismo.
Appare però effettivamente sospetta questa sequela di blitz a ben due mesi di distanza dai fatti oggetto d'indagine e a solo una manciata d'ore dal vertice de L'Aquila".
- Uno Notizie Roma -
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