MONTALCINO - SIENA (UnoNotizie), fine settimana dedicato ai prodotti dell’alveare e attrezzature apistiche
Montalcino - Città del miele, venerdì 11 alle 18,30 ha inaugurato la 33°settimana del miele presso l’incantevole fortezza trecentesca che domina la splendida cittadina Toscana in provincia di Siena. La cerimonia inaugurale è stata presieduta dal presidente dell’A.S.G.A. (Associazione Apicoltori Siena Grosseto Arezzo) nonché apicoltore, Hubert Ciacci, l’Assessore all’agricoltura, il Questore, il Prefetto e Presidente della Camera di Commercio della Provincia di Siena, il Sindaco della Città di Montalcino Maurizio Buffi e di Montezemolo Dino Robaldo (presidente delle Città del Miele), l’Assessore all’agricoltura della provincia di Macerata.
L’evento, è proseguito al Castello di Poggio alle Mura di Montalcino, ove in tarda serata è stato consegnato l’ambito premio “Ape d’oro” ad Alessandro Sortino e Francesca Biagiotti, per la realizzazione del servizio “la moria delle api” (all’interno del format d’inchiesta giornalistica “Malpelo” trasmesso su La7 il 15 novembre 2008) e al giovane apicoltore Duccio Pradella, biologo e presidente dell’A.R.P.A.T. per l’impegno, la determinazione, la disponibilità che da anni offre all'apicoltura e alle sue problematiche.
Un nuovo progetto
Sabato 12 il teatro degli Astrusi, nel centro storico di Montalcino, ha ospitato il convegno nazionale di apicoltura che ha avuto come tema lo stato dell’ambiente e la situazione sanitaria degli alveari. Hubert Ciacci ha moderato gli interventi di Stefano Turilazzi (Dipartimento di Biologia Evoluzionistica - Università di Firenze), Francesco Panella (presidente U.N.A.P.I.), Giovanni Guido e Luca Allais (commissione sanitaria U.N.A.P.I.), Duccio Pradella (presidente A.R.P.A.T.). Numerosi i temi trattati, tra cui il progetto di ricerca curato dalla dott.ssa Diana Persia promosso da Provincia e Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena.
Detto progetto è finalizzato alla mappatura dei pollini tipici del territorio. Attraverso avanzatissime tecniche di biologia molecolare e un’analisi del DNA dei pollini, sarà perciò possibile la creazione di una “carta d’identità” del miele che possa fornire, con certezza, l’origine geografica dei vasetti prodotti in una determinata area. Si garantirà, così, l’assoluta tracciabilità del prodotto. Ad oggi, invece, l’identificazione dell’origine botanica e geografica del miele è basata solo sull’analisi mellissopalinologica dei pollini, una metodica non oggettiva che presenta dei limiti, in quanto influenzata dall’esperienza e dall’abilità dell’operatore di laboratorio.
Questo progetto rappresenterà un importante punto di partenza per un cammino verso la valorizzazione del miele di Montalcino attraverso la richiesta di un marchio di tutela dell’origine (DOP). Ricordiamo che in Italia abbiamo un solo miele a denominazione di origine.
Innovative tecniche contro la varroa
Inoltre sono state illustrate innovative tecniche da attuare per contrastare la varroa, tra cui l’utilizzo del metodo statunitense del Prof. Amrine che prevede l’utilizzo dell’acido formico attenuato al 50%, più efficace e meno invasivo, dell’attuale utilizzo tal quale all’85% e il blocco della covata che prevede l’ingabbiamento temporaneo dell’ape regina attraverso apposite gabbiette, che impedisce alla regina di deporre le uova e il propagare della varroa.
Si è conclusa la giornata con la consegna attestati di qualità del miele ai vincitori del concorso nazionale “Roberto Franci”. Per informazione sugli apicoltori vincitori del concorso si può consultare il sitowww.asgamontalcino.com o telefonare al 0577.848488