Frantoi aperti, l'occasione per scoprire e assaggiare l’olio extravergine di oliva del Lazio



Si rinnova l’appuntamento con l’olio extravergine di oliva appena franto. L’iniziativa promossa dall’assessorato regionale all’Agricoltura e da A.R.S.I.A.L. (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura del Lazio) è iniziata il giorno 5 e terminerà l’8 dicembre. Un’occasione per diffondere la cultura dell’olio extravergine di qualità e sostenere la filiera corta con l’acquisto del prodotto direttamente dal produttore.


Il Lazio, comunque, si distingue rispetto alle altre Regioni d’Italia, per l’usanza di acquistare l’olio direttamente dal produttore. Infatti, Ben il 59% dell’olio regionale viene venduto direttamente dal produttore al consumatore.

“L’eccellenza del nostro olio cresce di anno in anno, guadagnandosi una posizione di pregio sia sul piano nazionale che internazionale - dichiara Daniela Valentini (assessore regionale all’Agricoltura). - Una crescita su cui la Regione Lazio ha voluto investire con le risorse del Programma di Sviluppo Rurale (P.S.R. 2007/2013) che andranno a finanziare tre progetti di Filiera Integrati (P.I.F.) nelle province di Frosinone, Roma, Viterbo per una spesa pubblica di oltre 11,7 milioni di euro e un investimento complessivo che supera i 23 milioni”.

“Arsial sta lavorando da quattro anni per avvicinare i consumatori ai prodotti regionali di qualità attraverso due linee d’intervento – dichiara il Massimo Pallottini (commissario straordinario Arsial), –. La prima intervenendo sul sistema distributivo per accorciare la filiera e portare sulle tavole dei romani i prodotti del Lazio a prezzi più competitivi. La seconda, come nel caso di Frantoi Aperti, valorizzando il territorio e le sue risorse per favorire l’acquisto diretto dei prodotti”.

Ricordiamo che il Lazio attualmente vanta Tre Dop riconosciute (Reg. CE n°1263/96): Canino, Tuscia, Sabina; mentre due sono in fase di riconoscimento: Colline Pontine e Terre Tiburtine.

Questo anno la produzione olearia è stimata intorno alle 24 mila tonnellate, in brusco calo rispetto alla precedente annata (-35%), ma comunque in linea con le produzioni delle altre regioni del centro Italia (Toscana -30%, Marche -30%, Umbria -35%, Abruzzo -15%).
Andrea Russo
Scopri l’elenco completo dei frantoi che aderiscono all’iniziativa:

www.arsial.it

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