Allumiere: a Roma chiude Malagrotta e sul confine tra Allumiere e Tarquinia apre “Lo Spizzicatore”: allarme rifiuti in Etruria, alla Farnesiana


Lo lancia Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma

Nel corso di un' affollata assemblea ad Allumiere, svoltasi alcuni giorni fa, è stato dato l'annuncio ufficiale: la discarica di Malagrotta è pressoché esaurita e il Comune di Roma, sostenuto dal Governo di Silvio Berlusconi sta predisponendo gli atti necessari per trasferire tutti i rifiuti della capitale ad Allumiere, nel sito dello “Spizzicatore” sul confine con il territorio di Tarquinia, alla Farnesiana, in fondo al viale dei cipressi di Pian d'Organi.

Il governo è pronto a nominare un commissario con pieni poteri per scavalcare i permessi locali, come a Napoli, nonostante qui non ci sia nessuna emergenza.

Ma perché proprio qui?

Perché i rifiuti, trattati, verranno bruciati nella centrale a carbone di Civitavecchia, mentre una parte del combustibile da rifiuti può essere utilizzato nel cementificio, ubicato lì vicino.

Tutti i comuni dell'Alto Lazio, presenti alla riunione con Zingaretti si sono ribellati e stanno predisponendo forti iniziative di protesta.

Assente ingiustificato alla riunione, il Comune di Tarquinia; né il Sindaco, né gli assessori hanno sentito il dovere di partecipare.

Non hanno mandato nemmeno un usciere.

Il Sindaco che tutti i giorni emette comunicati stampa, ha fatto, finora, scena muta.

Un particolare: il tutto viene realizzato con il pieno accordo con l'Enel, che, bruciando i rifiuti e portando le ceneri nel cementificio, fa un ottimo affare, sulla nostra pelle.

www. tarquiniacitta.it

- Uno Notizie Tuscia - Tarquinia -

Commenti

E´ assurdo tutto questo, stanno imponendo la morte ai cittadini dell´Alto Lazio. E lo fanno in maniera bipartisan, senza curarsi minimamente dei rischi che tali folli azioni comportano per la popolazione. La centrale di Civitavecchia, riconvertita a carbone, è già di per sé un mostro ecologico: alimentarla a monnezza è quanto di più demenziale si possa fare. Per non parlare delle ceneri destinate ai cementifici. Siamo nelle peggiori mani e non si riesce a ipulire questa classe politica che mette in atto un danno dopo l´altro. Gianluca, Per il Bene Comune Lazio http://perilbenecomunelazio.blogspot.com
commento inviato il 25/01/2010 alle 8:54 da pbc.gianluca  
i commenti sono al solito emotivi. A Londra, Amburgo, Vienna Zurigo ecc. gli inceneritori stanno in città. Non risulta che stiano morendo tutti i cittadini. Quelli che parlano stanno in una casa di cemento ma parlano contro i cementifici... Se i cementifici non useranno le ceneri della centrale enel anche provenienti dai rifiuti sapete cosa faranno Continueranno ad usare gli scarti della lavorazione del petrolio (un quasi catrame) copertoni di macchine ecc.
commento inviato il 03/02/2010 alle 3:18 da cosimo  
I commenti sono, al (mio) solito, solidamente documentati. Il mio solito è prendere il meglio dalle esperienze degli altri posti del mondo e, come in ogni cosa, applicare il semplice buon senso. La materia si trasforma, non si distrugge e da ciò, ahimè, non si scappa. Quanto sparirà alla tua vista come monnezza, l´avrai in qualche altra forma, di solito (viste le alte combustioni in ballo) con il conto allegato. Un conto salatissimo sotto tutti i punti di vista. Riduzione, Recupero e Riuso: non serve nient´altro, oltre alla volontà di applicarlo. Come succede, visto che vogliamo per forza copiare dagli altri, a San Francisco, a Sidney, a Tel-Aviv e in molti altri posti dove certo non vivono quattro gatti. Là non inceneriscono e non hanno discariche, fanno lavorare migliaia di persone. Se poi vogliamo rimanere a casa nostra... Vedelago in testa, Ponte nelle Alpi, Capannori, ... a cui stanno seguendo molti altri virtuosi. Il resto è puro business... e di
commento inviato il 04/02/2010 alle 2:45 da pbc.gianluca  
Al seguente link potete vedere il servizio realizzato da UniromaTV dal titolo Malagrotta: 25 anni dopo http://www.uniroma.tv/idvideo15027 Ufficio Stampa di Uniroma.TV info@uniroma.tv http://www.uniroma.tv
commento inviato il 25/02/2010 alle 5:57 da Uniroma.tv  
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