Piemonte, Torino: No Tav, la Val di Susa unita insorge. Grande successo della manifestazione contro la disastrosa TAV - numeri della Valle di Susa: 40 mila persone su una Valle di 60 mila che scendono in piazza per dire no al tav, no alle trivelle e no alla militarizzazione che si portano dietro.
Il popolo è quello di sempre: donne, moltissimi bambini, anziani, studenti, operai, commercianti…
Tutti: come è più del 2005.
Tutti a sfilare nonostante il termometro segnasse -3.
Anche questo è un segnale. A prescindere ci siamo. E se alle 18 di un giorno infrasettimanale mille persone bloccano un' autostrada o assediano una trivella sanno chi hanno dietro.
Durante la sera la soddisfazione era enorme, in Valle si respirava un' aria serena dopo una settimana fatta di notti all’addiaccio e di confronti con le forze dell’ordine.
Poi alle 3.00 arriva la notizia: il presidio di Borgone completamente distrutto da un incendio.
Sui muri vicini la firma: SI’ TAV.
La mafia ha risposto alla manifestazione come sa fare.
Agendo nel cuore della notte e distruggendo un simbolo della nostra lotta.
Come a Bruzolo la scorsa settimana. Di notte, come le trivelle arrivate questa settimana.
Ma se pensano di intimorirci o di spaventarci si sbagliano.
Questi gesti non fanno che rafforzare la nostra lotta e la nostra unità.
E’ chi fa questi gesti che dimostra la paura di aver perso. Sono alla frutta e lo dimostrano.
Noi non abbiamo paura e non indietreggeremo di un millimetro.
Il presidio di Borgone è già stato ricostruito nel pomeriggio.
Ps.: Si è svolto il convegno si tav al Lingotto di Torino.
Non meriterebbe neanche una riga di commento visto il flop che hanno fatto, senonchè i mandanti politici del vile gesto di ieri notte sono quei politici che ogni giorno esasperano i toni e insultano una popolazione rea di voler difendere il proprio territorio e il proprio futuro.
Quei politici erano quasi tutti presenti dentro la sala del Lingotto.
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