BILIARDO SPORTIVO VITERBO, MEETING INTERNAZIONALE / Dopo juniores al via gli open con i campioni mondiali di biliardo sportivo
Il I Meeting Internazionale di biliardo è stato ufficialmente aperto sabato 13 febbraio con il Torneo Juniores. Quattro i ragazzi che si sono aggiudicati la presenza in finale, a cui se ne sono aggiunti altri 4 nel corso della giornata di domenica. La finalissima, a eliminazione diretta, ha visto come vincitore Giuseppe Cuomo di Napoli
Naturalmente antidoping, poiché la sua natura si esalta nella calma; pacifista, perché favorisce l’aggregazione e il confronto con il proprio avversario; concreto, il suo obiettivo è raggiungere il tiro perfetto, frutto di anni di studio e di concentrazione.
Il biliardo sportivo all’italiana è un concentrato di sane virtù e benefiche azioni sull’equilibrio psico-fisico, oltre che l’insegnante di supporto ideale per chiunque abbia bisogno di digerire meglio la matematica, la fisica e la geometria.
Per questo è considerato uno degli sport che è maggiormente indicato nella crescita e nell’educazione dei giovanissimi. Non a caso, il 1° Meeting Internazionale di biliardo è stato ufficialmente aperto sabato 13 febbraio con il Torneo Juniores. Quattro i ragazzi che si sono aggiudicati la presenza in finale, a cui se ne sono aggiunti altri 4 nel corso della giornata di domenica. La finalissima, a eliminazione diretta, ha visto come vincitore Giuseppe Cuomo di Napoli.
Questa la classifica finale Juniores:
I classificato: Giuseppe Cuomo, Napoli
II classificato: Giovanni Forino, Napoli
III classificato: Camillo Gomez, Napoli
IV classificato: Alex Iacovolta, Cassino (Fr)
Ancora una volta quindi, si distingue la preparazione della scuola di biliardo di Napoli, capitanata dal pluri-campione mondiale argentino Nenè Gomez, che si aggiudica i primi tre posti.
Quando il biliardo “fa scuola”
Attacco, difesa e tanta strategia per non lasciare la propria debolezza all'avversario. Prodotto al 100 per cento “made in Italy”, il biliardo all’italiana è un gioco dove la vittoria si costruisce mossa dopo mossa. E’ un po’ come il gioco degli scacchi, che da anni vengono insegnati nelle scuole in Russia, proprio per merito della capacità di insegnare la strategia e la pianificazione delle azioni.
Anche in Italia, in alcune scuole del nord, il biliardo ha preso il suo posto in cattedra, quale disciplina sportiva e di supporto nell’insegnamento della fisica, matematica e geometria. I “5 birilli”, il nostro gioco all’italiana, è stato ufficialmente introdotto nelle scuole superiori della Lombardia tramite il Provveditorato agli studi.
Pietro Croci, consigliere nazionale FIBIS e responsabile della scuola istruttori nazionale, ha creato un centro sportivo a Formia che ogni anno ospita i ragazzi in campus della durata di due settimane.
Non solo, ma il suo forte ruolo nel sociale si è concretizzato in un’iniziativa denominata “La scuola biliardo quale strumento di recupero e reintegrazione sociale”, che si è concretizzato a Rebibbia (Roma) nell’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze (ICATT), nell’ambito del Progetto Pedagogico per il recupero e la reintegrazione dei detenuti.
La scuola di biliardo, ideata da Diego Solito, presidente del Centro Sportivo Biliardo Roma, affiliato CONI-FIBIS, ha così sviluppato e confermato la tesi secondo la quale questa specialità crea una passione così intensa da provocare una dipendenza positiva nei giovani, che spesso vengono reintegrati anche dal punto di vista lavorativo. Nel 2008, su 30 detenuti, 26 si sono iscritti a una società sportiva di biliardo.
Ma il fatto curioso riguarda una sorta di sana rivalità che si è instaurata all’interno del carcere. A Rebibbia infatti, i tornei si avvicendano tra guardie e detenuti, una sorta di sfida tra “guardie e ladri”, che aiuta sicuramente a sentirsi meno differenti, dando l’opportunità di “aprirsi all’uomo”.
Entrano nel vivo gli internazionali open stecca 5 birilli. Sono attesi per oggi quattro professionisti di eccellenza che hanno reso grande il biliardo all’italiana nel mondo. Riccardo Belluta, nato a Messina ma milanese di adozione, ex campione europeo; Gerardo Mascolo, 2 volte vice campione del mondo; Giovanni Triunfo, foggiano, campione italiano in carica; Fioravante Vecchione, nazionale Pro
20-21 febbraio: campionato a squadre serie A - stecca 5-9 birilli – III – IV giornata (6 squadre da 12 giocatori)
27-28 febbraio: Campionato italiano cat. Nazionali Femminile - III prova (16 partecipanti).
Per seguire le gare: spettatori dalle 15 alle 24 tutti i giorni, spazio riservato ai giornalisti, confermare la partecipazione. Telefono: 392.1047476
Per approfondimenti:
Sito ufficiale Federazione italiana biliardo sportivo (Fibis) www.fibis.it
Oggi il biliardo sportivo conta oltre 100.000 praticanti a livello agonistico, di cui oltre 30.000 competono a livello regionale, nazionale e internazionale. Le 1300 scuole biliardo presenti sul territorio nazionale rappresentano le fucine dei nuovi campioni e quello che fino a pochi anni fa era considerato uno sport “minore” oggi si rivela invece uno dei più popolari, con oltre 6 milioni di appassionati.
Note sulle specialità di gioco
Le specialità più diffuse a livello nazionale sono la “stecca 5 birilli”, cosiddetta “Italiana”, e la “9 birilli” detta anche “goriziana”. L’obiettivo in ogni caso è quello di raggiungere un punteggio prefissato abbattendo i birilli posti al centro del biliardo (il famoso “castello”). Anche se a detta di molti esperti del settore l’Italiana è di gran lunga la specialità di gioco più spettacolare, a livello internazionale è ancora poco diffusa (i Paesi ove è il gioco è più praticato sono l’Italia e l’Argentina, mentre negli ultimi anni sta prendendo piede in Europa centrale (Svizzera, Francia, Germania, Danimarca, Paesi bassi, Spagna) , e in sud America (Uruguay). L’obiettivo dichiarato della Federazione Italiana Biliardo Sportivo è portare la disciplina ai livelli delle specialità internazionali più conosciute e diffuse in tutto il mondo (la carambola, nata in Francia, il pool anglo/americano e lo snooker inglese) insieme con l’altra specialità “made in Italy”, ovvero “boccette” (si gioca con bilie e birilli della stecca ma le bilie vengono lanciate con le mani) di pari valore tecnico-spettacolistico.