Roma, ultime notizie Civitavecchia: nota di Roberta Galletta, coordinatrice del Partito Democratico, in ricordo del Presidente della Repubblica Sandro Pertini - Abbiamo conosciuto da piccoli Sandro Pertini quando diventò presidente della Repubblica Italiana nel 1978 e lo abbiamo poi conosciuto da giovani e in seguito come punto di riferimento politico dopo i sette anni della sua presidenza.
E come tutti gli italiani gli abbiamo voluto bene. Perché Pertini aveva una concezione semplice eppure così alta della politica, estraneo ad ogni compromesso e che più di ogni altro ha conquistato il cuore della gente.
Difensore civico e non figura lontana dal popolo, Pertini non era solito salire sul piedistallo di Presidente della Repubblica ma amava stare vicino alla gente, riuscendo a condurre a buon fine il difficile processo di riavvicinamento dei cittadini alla politica con grande attenzione alle generazioni future, diventando punto di ascolto anche grazie agli incontri per i giovani che riceveva ogni mercoledì al Quirinale.
Era infatti il momento più buio della repubblica italiana quando Pertini divenne presidente, l’8 luglio del 1978, a quasi quattro mesi dell’assassinio di Aldo Moro, in piena strategia del terrore che tenne in bilico la democrazia nel nostro paese in anni difficilissimi, gli anni di piombo.
Nel suo settennato da Presidente affrontò questioni e avvenimenti difficilissimi, quali la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e a pochi mesi di distanza, il 23 novembre dello stesso anno, la tragica fatalità del terremoto in Irpinia.
In entrambi i casi, e in molte altre seguenti difficili occasioni, Sandro Pertini fu sempre presente in mezzo alla gente, appassionato idealista capace di arrivare al cuore degli italiani perché come nessun altro aveva saputo incarnare lo spirito nazionale facendosi amare per la serietà, l'integrità morale, dirittura e coerenza personale determinato nell’affermare i valori che sono alla base della nostra Costituzione, valori fondanti della Repubblica, dell'antifascismo, della libertà e della democrazia.
A vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 24 febbraio 1990, il Circolo del Partito Democratico lo ricorda come un esponente politico in cui la politica italiana non si è mai riconosciuta ma che ha avuto la stima di tutta la nazione, capace di raccogliere il consenso di un paese intero perché rappresentava con la sua persona e con la sua azione istituzionale una barriera contro la corruzione e gli scandali della politica.
Roberta Galletta
Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia
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