Quotidiano Avvenire, ultime news - scuola non va usata come "terreno di scontro, di difese di rendite di posizione, di consenso politico e altre piccinerie". A sottolinearlo e' un articolo dell'Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, che, all'indomani della conferenza stampa del ministro Mariastella Gelmini sull'avvio dell'anno scolastico, prende posizione su riforme e proteste. "Non c'e' reato piu' grave oggi in Italia che trattare male la scuola- scrive Davide Rondoni- Lo chiamo reato, perche' fa quasi piu' effetto, in quest'era giudiziaria. Ma si dovrebbe chiamare offesa, ingiustizia, peccato, ignominia, tanta e' la gravita'. Guai a chi per vanagloria o per protesta o per acquiescenza usasse e trattasse senza il dovuto onore questi piccoli nostri figli. Non si guardi ad altri interessi. Non si sfrutti il loro nome per richieste e pretese, per quanto comprensibili. Non si faccia carriera sulla loro pelle".
Quanto alla Gelmini, ha affrontato, si legge nell'articolo, "con gagliarda e dunque controversa volonta' riformatrice sia l'Universita' che la Scuola. Una partita personale e politica su cui sta scommettendo molto. E mentre in Universita' le riforme si sono accavallate e ora se ne aspetta una un po' ordinata e di prospettiva, d'altra parte nella Scuola molti interessi corporativi, molti problemi lasciati per strada, molte iniziative frammentate rendono difficile da sempre un vero disegno riformatore".
La situazione dei precari, l'apertura di nuovi posti e altri irrisolti nodi (come quello del trattamento riservato alle scuole pubbliche non statali) rendono "anche quest'anno il panorama dell'avvio confuso e non privo di ombre. Speriamo che prevalga in tutte le parti la buona volonta' di salvaguardare l'essenziale". Cioe' il servizio da rendere ai ragazzi.
Fonte: Agenzia Dire
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