ACQUA POTABILE, diffida al Comune di Ronciglione. Ultime notizie Tuscia - A seguito della intimidazione fatta dal Comune di Ronciglione con lettera racc. a/r inviata dalla dr.ssa Cogliano, segretaria comunale di Ronciglione, lo Studio Legale Pistilli, il Comitato Acqua Potabile e l’ ADUC di Ronciglione, hanno inviato in data 14/12/2010 una lettera racc. a/r al Sindaco di Ronciglione, precisando quanto segue:
“In particolare Vi diffidiamo dal distacco dell’utenza idrica in quanto tale attività sarebbe in piena violazione volontaria e non giustificata dei Vostri obblighi contrattuali che verrebbe immediatamente perseguita in ogni sede giudiziaria.
Inoltre fa specie che Voi richiamate del citato regolamento (delibera Consiglio Comunale n.6 del 3/3/2004) il solo art. 44, dimenticando, forse, che l’art.1 dispone: “Il servizio dell’acquedotto nel Comune di Ronciglione è disciplinato dalle norme di legge, dalle norme tecniche e dalle disposizioni del presente regolamento. L’acquedotto comunale è destinato a fornire acqua potabile innanzitutto per i servizi pubblici e per uso domestico… omissis”.
Ignorate, inoltre, forse, come il rapporto tra Voi e i singoli utenti sia di natura contrattuale e privatistica e di come le norme vigenti prevedano espressamente che, in caso di non potabilità, sia disposta la riduzione del 50% del canone idrico.
Tale riduzione vi era peraltro già stata richiesta dall’ADUC che non ha ottenuto alcuna risposta negli stessi tempi con i quali avete invece diffidato i soci “autoriduttori”.
Fermo restando, dunque, ogni questione sulla responsabilità del Comune in merito alla non potabilità e alla pericolosità dell’acqua erogata, come emerso dagli accertamenti della AUSL di Viterbo, che vi ha chiesto di portare acqua potabile mediante autobotti, certi che non verrà effettuato nessun distacco di utenza, Vi chiediamo di provvedere autonomamente alla riduzione del 50% dei canoni 2010 e successivi fino al ripristino della potabilità reale, ed alla restituzione del 50% di tale canone relativamente agli anni 2008 e 2009 nonché, per coloro che non hanno effettuato l’autoriduzione di quello del 2010”.
COMITATO ACQUA POTABILE