GLI AVVELENATORI DEL LAGO DI VICO: la situazione lago di Vico continua ad essere drammatica. Ultime notizie Tuscia - Viterbo - la situazione del lago di Vico (da cui i Comuni di Caprarola e Ronciglione attingono acque che vengono immesse negli acquedotti che forniscono l'acqua alle abitazioni, alle attivita' produttive, ai servizi) continua ad essere drammatica, nonostante che da anni l'"Associazione italiana medici per l'ambiente" ne abbia segnalato a tutte le istituzioni l'inaccettabilita' e la pericolosita'.
Quali interventi il Comune di Caprarola, il Comune di Ronciglione, l'Ato, la Asl di Viterbo, la Provinca di Viterbo, l'Arpa Lazio, la Regione Lazio ed infine i Ministeri dell'Ambiente e della Salute e il Governo hanno adottato a tutela della salute e dei diritti dei cittadini?
L'impressione desolante e' che gli interventi necessari e urgenti per garantire acqua sicuramente potabile, gli interventi necessari e urgenti per avviare il risanamento dell'ecosistema lacustre, in breve: gli interventi che l'"Associazione italiana medici per l'ambiente" ha formulato da anni, non siano stati realizzati.
Il che significa che le istituzioni variamente responsabili non sono state adeguate. Non solo: con la loro inadeguatezza - ed in alcuni specifici casi con la loro vera e propria colpevole insipienza e delittuosa irresponsabilita' - esse costringono tuttora la popolazione dei comuni del bacino lacustre del lago di Vico a una condizione di profondo disagio e di grave rischio per la salute.
Questa condotta delle istituzioni e' inammissibile.
Ancora una volta ci associamo alla richiesta da piu' parti da tempo formulata di un intervento immediato e adeguato per garantire i diritti della popolazione, in primo luogo il diritto alla salute.
Ancora una volta chiediamo l'intervento immediato e adeguato delle competenti magistrature nei confronti dei pubblici amministratori e dei pubblici funzionari e degli ulteriori operatori - anche tecnici ed economici privati - coinvolti nella vicenda, affinche' ogni condotta illecita posta in essere, tanto attiva quanto omissiva, sia individuata e perseguita ai sensi di legge.
La salute e' un diritto.
L'acqua e' un bene comune e un diritto umano.
Privare la popolazione di acqua potabile e' un delitto.
Avvelenare la popolazione e' un delitto.
Ed e' un delitto altresi' consentire e quindi favoreggiare tanto la privazione di acqua potabile quanto l'avvelenamento.
L'associazione "Respirare"