Tangentopoli, 20 anni dopo Mani pulite - L’italia è alla deriva per la corruzione pubblica, le istituzioni sono tenute sotto controllo dai comitati d’affari, la politica è stravolta dal voto di scambio e l’etica pubblica è considerata perdente e sconveniente per concludere affari e fare carriera.
Si pensava che i mariuoli venissero emarginati e tenuti lontani dalle pubbliche amministrazioni e invece hanno fatto adepti e spesso i discepoli hanno superato i loro maestri.

I partiti sono stati travolti dagli scandali e sono stati costretti a cambiare nome, simboli  e classe dirigente ma alla fine la malattia è rimasta dov’era e il vizio di nobilitare e giustificare una politica che ruba e lascai rubare è rimasto ben radicato nella convinzione popolare.
Si crede che i favori sono necessari per trovare lavoro e sistemare i propri interessi, si pensa che una politica per essere forte deve fare compromessi  con tutti  e non può porsi limiti di carattere morale ed etico, si ritiene che sia impossibile ottenere appalti e finanziamenti pubblici se non vengono corrotii o comprati funzionari o pezzi dello stato.

Nonostante l’illegalità sia dilagante e ormai le attività criminali si siano insediate su tutto il territorio nazionale acquisendo grandi attività commerciali e gestendo grossi gruppi finanziari, ancora si fa poco per contrastare il malaffare e la corruzione.
C’è un sistema ben strutturato che si alimenta con i soldi pubblici, esiste una classe media, ci sono i colletti bianchi che ormai entrano tranquillamente dentro i palazzi del potere e senza troppi sacrifici ottengono ciò che chiedono e aumentano  prestigio, potere e privilegi.
Chi si oppone a questo sistema viene fatto fuori, chi si adegua ottiene riconoscimenti e favori.

Dobbiamo riportare la legalità e la trasparenza all’interno del palazzo della politica, dobbiamo costriuore una politica al servizio dei bisogni della gente, dobbiamo promuovere democrazia e partecipazione.
Per troppo tempo è stata  esaltatala filosofia che premia  la furbizia e anziché il merito si è tenuto conto dell’appartenenza, del legame e del comparaggio politico . Favori in cambio del voto, sudditanza politica al posto della libertà, compromessi e collusioni che hanno inquinato le istituzioni e alla fine hanno denaturato e sconvolto le leggi e i principi costituzionali.

Abbiamo deriso chi serviva lo Stato e solo se rimaneva vittima della violenza riceveva  compassione per solo qualche giorno, mentre chi vive contro le regole e palesemente fa i suoi interessi personali spesso  incute timore e trova rispetto tra le gente. Omertà  e silenzio sono laregola di questa politica indecente che non trova il coraggio di cacciare dal Parlamento chi è accusato di reati di mafia e protegge dalle indagini chi ha commesso reati che hanno favorito gli affari della criminalità organizzata.

La classe politica è diventata una casta, domina lo Stato, lo lottizza e se ne impadronisce e si ritiene immune da qualsiasi giudizio etico e soprattutto si difende dai giudici con la scusa che ogni volta che si apre un’inchiesta c’è dietro un complotto o uno sconfinamento della magistratura.
Noi abbiamo bisogno di una politica pulita, di una società sana, di istituzioni  efficienti e di una democrazia bella e aperta alla partecipazione della gente.  Chi chiede tangenti no fa gli interessi dello Stato chi le paga non bada agli interessi della collettività ma solo a quelli personali.

A.G.

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