ROMA (UnoNotizie.it)

All'interno di un recente e  preoccupante quadro nazionale ed internazionale di disastri aerei e ferroviari, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, lo scorso 2 luglio Anacna, l'Associazione nazionale assistenti e controllori navigazione aerea presieduta da Bruno Barra, si è fatta portavoce, nell'ambito di una riunione tenutasi con i responsabili del ministero dei Trasporti, affinché vengano apportati immediati correttivi al DLgs 118/08, rivelatosi inadeguato a recepire nel nostro ordinamento le direttive dell'Unione europea, relative alla licenza comunitaria di controllore del traffico aereo, nel rispetto di principi a salvaguardia della sicurezza del volo condivisi a livello mondiale.

Gli emendamenti proposti da Anacna si ritengono indispensabili al fine di sintonizzare il provvedimento con il concetto di "Just Culture" ovvero di quella cultura attiva e dedicata all'opera di prevenzione ed all'incremento della sicurezza del volo nel nostro paese, attraverso la segnalazione degli eventi. Il provvedimento in parola, infatti, nell'assegnare ad Enac (ente regolatore e certificatore) giuste funzioni di vigilanza sui livelli di competenza e professionalità dei controllori del traffico aereo civili e militari, sconfina, ad avviso di Anacna, dal contenuto delle direttive comunitarie, amplificando a compiti di "polizia" le proprie verifiche in presenza di qualsiasi inconveniente aeronautico più o meno grave che, se riconducibile ad un errore, anche involontario, di un controllore, potrebbe portare alla sospensione o revoca della sua licenza.

Si scoraggerebbe, dunque, il segnalare i propri errori commessi e gli inconvenienti di volo di cui fosse stato artefice o testimone il controllore, vanificando un sistema di raccolta dati che, grazie al DLgs 213/06 e con un ritardo di quasi trenta anni rispetto ai paesi aeronauticamente più evoluti, il governo aveva finalmente introdotto in Italia. Nessun operatore sarebbe più disponibile a rischiare di farsi "processare"' per aver comunicato una problematica emersa nell'espletamento del proprio servizio, anche banale, dalla cui analisi tecnica si potrebbe scongiurare l'accadere di eventi drammatici futuri. Anacna ritiene che gli operatori aeronautici (vettori, società di gestione aeroportuale, gestori dei servizi di assistenza al volo) non possano che auspicare si pervenga ad una formulazione di testo legislativo che salvaguardi in primis la sicurezza del volo.

- Uno Notizie Roma -

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