ROMA (UnoNotizie.it)
Un euro per un cornetto e fino a tre euro e cinquanta per un cappuccino. Sono questi i prezzi che la cronista di Repubblica si è vista rifilare fingendo di essere una turista straniera in vacanza a Roma. Dopo il pranzo in uno storico ristorante romano costato 650 euro a due giapponesi, continuano le stangate ai turisti da parte dei commercianti della Capitale.
I baristi del centro storico si ostinano a macchiare l'immagine della nostra città di fronte al mondo presentando agli stranieri scontrini con prezzi che valgono il doppio rispetto a quelli pagati dai clienti romani. Oltre al prezzo, inoltre, anche la qualità del prodotto cambia. La giornalista, infatti, dopo aver pagato tre euro per una spremuta d'arancia, si è vista servire un bicchiere annacquato con tre cubetti di ghiaccio e mezzo arancio spremuto.
Con questi comportamenti Roma continua a presentarsi come una realtà del terzo mondo, dove il turista viene visto dai cittadini come il classico pollo da spennare.
- Uno Notizie Roma -
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