VITERBO (UnoNotizie.it)

Credevamo inutile alimentare una polemica che non serve a nessuno tranne ai partiti che si sentono già in campagna elettorale, ma tutti hanno sentito la necessità, giustamente, di dire la propria opinione, in merito al piano di riorganizzazione della rete Ospedaliera della nostra provincia, partorito dalla Commissione Sanità Regionale.

Questo nostro comunicato vuole essere soltanto un appello a tutta la popolazione, a tutti i lavoratori della sanità e, soprattutto, a tutte le forze politiche che direttamente o indirettamente hanno in mano le sorti di questa vicenda.
La questione è stata opportunamente sviscerata in tutti i suoi punti e in tutte le sedi istituzionali della nostra provincia. Il Direttore Generale della ASL di Viterbo si era impegnato affinché questo piano a dir poco scellerato non avesse seguito e lo aveva fatto anche supportato dalle opinioni del Prefetto della Provincia di Viterbo, del Collegio dei Sindaci della Provincia di Viterbo, nonché di tutte le forze politiche e sindacali della stessa.

Credevamo che tutte le argomentazioni portate a suffragio delle nostre teorie (percentuale di posti letto/abitanti, ubicazione geografica di molti centri della provincia di Viterbo, posizione strategica degli Ospedali periferici al confine con altre province e Regioni, denaro pubblico speso per il ripristino e la messa a norma degli Ospedali, indice di utilizzo degli stessi, ecc. ecc. ecc.) fossero sufficienti a far desistere chi di questo piano voleva farne un proprio cavallo di battaglia.

Non è stato purtroppo così, a distanza di poco tempo, in un mese in cui l’attenzione di tutti è rivolta altrove, si è tornati alla carica e si è deciso di premere sull’acceleratore in modo che al rientro dalle meritate ferie la popolazione del viterbese troverà l’amara sorpresa di non avere più le strutture sanitarie che per tanti secoli hanno garantito il loro diritto alla salute. Siamo troppo vecchi del mestiere e nessuno è talmente ingenuo per non capire che il rischio è che possa finire così   nostro malgrado.

Il rinvio a settembre, annunciato con tanta enfasi dal Presidente Mazzoli non può e non deve soddisfarci, la vera vittoria sarà soltanto non doverne parlare più, la Provincia di Viterbo ha già pagato abbondantemente la propria parte e queste poche righe vogliono richiamare l’attenzione di tutti quei politici, di destra e di sinistra, che stanno a rappresentarci presso la Regione Lazio grazie al voto di tutti noi.
Siamo fermamente convinti che alle prossime elezioni la stragrande maggioranza degli elettori non si ricorderà nemmeno chi era al governo del Paese, della Regione o del Comune, si ricorderà soltanto del disagio e della discriminazione subita da questo “Piano di rientro”; se tutto questo non sarà evitato, vuol dire che tutti avremo fallito, anche nelle nostre scelte politiche.

Federazione Provinciale RdB/CUB Viterbo
Aurelio Neri


- Uno Notizie Viterbo -

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