UnoNotizie.it, Civita Castellana - Con il presente comunicato, noi sottoscritti Patrizia Signorelli e Maurizio Matteucci, l’una in quanto avvocato e iscritta a La Destra, l’altro quale rappresentante de La Destra per i giovani nella zona di Civita Castellana, intendiamo segnalare, con l’indignazione del cittadino impegnato politicamente e socialmente, ciò che sta accadendo nella provincia di Viterbo.
Ad oggi, infatti, abbiamo la certezza che le banche rifiutano a onesti padri di famiglia in palesi difficoltà economiche la sospensione dei mutui o anche solo le più basilari informazioni al riguardo.
Tutto ciò è vergognoso, soprattutto nella considerazione che tale possibilità è stata inserita come forma di sostegno alle famiglie, già dalla Finanziaria 2008 ed ora ulteriormente concretizzata da un recente accordo tra l’Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni di consumatori più rappresentative.
Infatti, dal 1° febbraio 2010, le famiglie italiane meno abbienti, colpite da gravi eventi (quali, ad esempio la perdita del lavoro, l’ingresso in cassa integrazione, la morte o l’invalidità permanente di uno dei sottoscrittori), hanno la possibilità di richiedere la sospensione delle rate del mutuo. E’ chiaro che per poter accedere a tali ‘agevolazioni’ bisogna possedere i necessari requisiti, quali: avere un reddito non superiore a 40 mila euro, avere richiesto il mutuo per l’abitazione principale per un importo non superiore a 150.000 euro ed essere in ritardo con il pagamento delle rate per un periodo fino a 180 giorni consecutivi.
La sospensione può essere chiesta fino ad un periodo di 12 mesi. La convenienza deve essere valutata dai richiedenti, caso per caso, dal momento che, a seconda che la sospensione sia parziale (prevedendo solo il pagamento degli interessi) o totale (rata zero per il periodo concesso), ha anche il suo costo, prolungandosi l’impegno preso verso l’istituto bancario e soprattutto variando molto il vantaggio a seconda delle condizioni di restituzione, che dovranno essere concertate insieme alla banca. Di certo però, è un’opportunità che, date le condizioni asfittiche del mercato dovute anche alla contrazione dei consumi, deve essere ponderata da chi si ritrova a possedere gli indicati requisiti e che potrebbe contribuire a concedere un sospiro di sollievo sia alle singole famiglie che all’economia dei consumi in generale.
Eppure, malgrado ciò, alcune filiali di zona di noti istituti che hanno aderito al suddetto accordo e che, a rigor di logica, dovrebbero esibire moduli e condizioni anche di questa offerta così come degli altri prodotti bancari e finanziari ‘tipici’, inspiegabilmente glissano o dichiarano di trovarsi sforniti degli stampati per la richiesta della suddetta sospensione (reperibili anche su internet!) quando addirittura non asseriscono di trovarsi totalmente all’oscuro sull’argomento.
Tutto questo è scandaloso!
E siccome, soprattutto oggi, il maggior nemico da combattere è la disinformazione ed ancora di più chi se ne approfitta o ne è causa, intendiamo, con il presente comunicato, correttamente ‘informare’ al fine di richiamare l’attenzione delle famiglie in difficoltà del viterbese sul fatto che tutelarsi oltre che un diritto è una concreta possibilità e che tali episodi vanno denunciati senza alcun indugio.
Patrizia Signorelli, La Destra Viterbo
Maurizio Matteucci, La Destra Civita Castellana