Il Colosseo ci svela finalmente i suoi tesori nascosti. Grazie ad un complesso intervento di restauro, realizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, riapre il terzo anello, chiuso al pubblico da oltre 40 anni, e i sotterranei, resi accessibili per la prima volta.


Si tratta di un grande risultato per l'archeologia, la cultura e il turismo romano, come ha sottolineato il sindaco Alemanno: "Nell'ottica di un rilancio dello straordinario patrimonio artistico di Roma restano centrali la salvaguardia e la valorizzazione dei nostri tesori archeologici, fra i più importanti al mondo: per questo siamo in attesa della verifica dei progetti per il più grande restauro mai interamente effettuato del Colosseo. Desidero ringraziare il ministro Bondi, il sottosegretario Giro, il commissario Cecchi, la Soprintendenza e tutti coloro che hanno lavorato per realizzare questo successo, oltre alla Sovraintendenza comunale per la collaborazione nella stesura del bando per il restauro".

Il terzo livello, l’unica galleria conservatasi integra, compresi parte degli intonaci di rivestimento e i lucernai originali, collega il II con il III ordine. Questo livello è posto ad un' altezza di trentatre metri dalla piazza e consente di ammirare un panorama inedito dell’area archeologica centrale e di Roma in generale, da Monte Mario all’Eur. Le strutture ipogee invece erano fondamentali per lo svolgimento dei giochi. Qui infatti sostavano i gladiatori, aspettando di salire sull’arena, e si svolgevano gli ultimi preparativi prima degli spettacoli. I sotterranei si conservano nelle condizioni in cui erano alla fine del V secolo d.C., quando furono interrati, e non hanno quindi subito alcuna manomissione dovuta a usi successivi, come avvenuto per la parte elevata dell’Anfiteatro. Un accurato lavoro di restauro e un sapiente impiego delle luci restituiscono l’atmosfera, cupa ma di enorme suggestione e impatto emotivo, dei luoghi dove per secoli transitarono migliaia di uomini e animali prima di affrontare la morte. Allo spazio dei sotterranei si accederà  dalla monumentale Porta Libitinaria, posta sul lato est del Colosseo e anch’essa oggetto di restauro. Dalla porta venivano rimossi i corpi senza vita dei combattenti e infatti prende il nome dalla dea Libitína, preposta ai riti funebri. L’apertura al pubblico delle nuove aree è riservata a gruppi di 25 persone accompagnate da una guida e con prenotazione obbligatoria.



Elisa Ignazzi

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