CINEMA, MARIO MONICELLI - Riceviamo e pubblichiamo, da parte di Mauro Morucci, direttore organizzativo del Tuscia Film Fest, una lettera aperta all'assessore alla cultura della Provincia di Viterbo Giuseppe Fraticelli
Gentile assessore,
con Mario Monicelli se ne è andato un grande del cinema italiano e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo durante le sue frequenti visite a Viterbo degli ultimi anni ha avuto anche modo di rendersi conto della grandezza e della semplicità dell'uomo.
Ma Monicelli è stato anche un cineasta che ha "utilizzato" la Tuscia come set naturale di molti dei suoi film e capolavori della commedia all'italiana. Andando a memoria (ma soprattutto saccheggiando il libro di Franco Grattarola La Tuscia nel cinema): L'armata Brancaleone, Il medico e lo stregone, Brancaleone alle crociate, Amici miei, Il marchese del grillo, Bertoldo Bertoldino e Cacasenno e così via.
Alla luce di tutto ciò la Tuscia non può esimersi dal ricordarlo. Ma al di là delle celebrazioni di un giorno - doverose e alle quali noi come Tuscia Film Fest stiamo già ragionando (sperando di non essere i soli) - perché non pensare a qualcosa di permanente? Perché non ricordarlo nei luoghi dove ha girato alcune delle pagine più importanti del suo cinema (e di conseguenza di quello italiano)?
Il progetto Tuscia Terra di Cinema, presentato dal Tuscia Film Fest anni fa, prevedeva l'installazione di targhe descrittive con foto e testi nei luoghi della nostra provincia che sono stati set di grandi capolavori del cinema italiano e internazionale. L'obiettivo era duplice: rendere consapevoli turisti (e residenti) dell'importanza che la Tuscia ha avuto nella storia del cinema e promuovere sotto un altro punto vista alcune location del nostro territorio.
Il progetto complessivo era ambizioso e, considerati i tempi, probabilmente poco praticabile attualmente. Ma perché non iniziare a realizzarlo partendo dal cinema di Monicelli? L'assessorato alla cultura potrebbe essere l'istituzione più idonea a svolgere un ruolo di coordinamento tra comuni ed enti locali, operatori culturali e studiosi del cinema che potrebbero essere coinvolti in un'iniziativa che renderebbe omaggio a un grande italiano (prima che a un grande regista) valorizzando in maniera innovativa la Tuscia.
Cordialmente.
Mauro Morucci
Direttore organizzativo
Tuscia Film Fest