VITERBO, BARBARANO ROMANO: SUCCESSO PER ''PRIMAVERA DI SUONI E IMMAGINI'', conclude domenica ''Gente di Talento''. Ultime notizie Tuscia spettacoli - Finissage domenica 27 alle ore 16 nel Museo archeologico di Barbarano Romano borgo etrusco per la Mostra d’arte contemporanea Femminilinee seconda edizione dell’Associazione culturale Suono e Immagine Onlus.
A chiudere gli eventi alle ore 17 nella Sala Sant’Angelo lo spettacolo dal vivo “Gente di Talento” con i giovani talenti del territorio che si esibiranno guidati dalla regista Nicoletta Costantino. Molto apprezzato l’elegante intervento espositivo nella struttura museale sia dal pubblico che dal Direttore Stephan Steingraber per l’alto livello qualitativo dell’esibizione artistica curata da Laura Testa e allestita da M.Carla Menichini.
Le opere contemporanee si integrano con le arcaiche presenze etrusche armonicamente. Dalle tele di pittura delle pittrici Romina Farris e Cristina Severini alle sculture di ceramica e gesso di Ariela Testa alle lampade in materiali riciclati e ai gioielli di bronzo di Daniele Zonetti ai disegni con pigmenti indiani e le ceramiche di Paolo Sirianni ai disegni esclusivi di tessuti di Lucia Giannini ai ciondoli gioiello a forma di cuore di Arianne Soldini al progetto architettonico su lastra di bronzo di Valentina Napoli, tutto costituisce un filo che lega nella diversità degli stili gli artisti della collettiva. Gli eventi che si sono protratti per due settimane, organizzati con il Consigliere comunale M. Laura Nespica hanno corredato la mostra e hanno riscosso uno straordinario successo con numerosi visitatori provenienti da tutto il Lazio.
All’apertura di domenica 13 nella chiesa sconsacrata del XVI sec il gremito concerto pianistico del maestro Lorenzo Porta del Lungo pianista e compositore che ha portato l’interpretazione dei capolavori del romanticismo musicale con musiche di Schumann e Chopin. Il concerto è stato preceduto da introduzioni del Prof. M. Morcellini, Preside di Scienze delle Comunicazioni Univ Sapienza e del Mo S. Vignati, Dir Artistico del Festival Barocco di Viterbo che hanno portato gli spettatori alla massima attenzione sugli aspetti culturali musicali contemporanei. Sabato 19 marzo ha introdotto l’Ing. Andrea Paoloni del Fub la performance di Vittorio Nocenzi, musicologo e compositore con 9 composizioni per pianoforte, ispirate agli esagrammi dei Ching, con finale retrospettiva delle tappe salienti del Banco Mutuo Soccorso.
Lorenzo Porta del Lungo interpreta i CAPOLAVORI DEL ROMANTICISMO MUSICALE A BARBARANO ROMANO
Nel contesto dell’apertura dell’evento “Primavera di suoni e immagini”, domenica 13 a Barbarano Romano si è svolto il concerto pianistico del maestro Lorenzo Porta del Lungo pianista e compositore (nella foto). Nella splendida Sala Sant’Angelo del 1200. La manifestazione prevedeva l’inaugurazione della seconda edizione della Mostra d’Arte contemporanea Femminilinee.
L’introduzione è stata affidata al Prof. Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazioni della Sapienza Università di Roma e al Mo Stefano Vignati, Direttore Artistico del Festival Barocco di Viterbo e del Tuscia Opera Festival .
Il programma prevedeva i brani “Phantadiestucke” op.12 e “Waldszenen” op.82 il noto Uccellino profeta di Schumann e i Notturni n. 1 e 2 , il virtuosistico Scherzo n. 4 e la Polonaise Fantasie di Chopin. Il repertorio proposto dal pianista Del Lungo accosta le opere dei due autori che condivisero il destino di una vita nomade, attraverso un continente pieno di tensioni e guerre ed entrambi gli autori videro nella donna emancipata la realizzazione della propria immagine femminile e furono contemporaneamente grandissimi musicisti.
Il criterio seguito da Porta Del Lungo nella composizione dei programmi di concerto è principalmente l'evoluzione linguistica della musica, ovvero l'immagine del rapporto interumano che essa va di volta in volta a rappresentare.
L’esecuzione si è fatta apprezzare per l’originalità con cui Porta del Lungo dopo un approccio in cui vengono valorizzati gli aspetti più costruttivi della composizione, al primo spunto di lirismo estrae tutta la carica romantica dei due autori tuffandosi nella materia sonora con la sorpresa di chi la ascolta per la prima volta. La diversità dei due autori imponeva una modulazione dei linguaggi di cui l’esecutore si è giovato per esprimere in tutta la sua drammaticità i lati oscuri e profondi di Schumann rispetto ai quali si stagliavano con nitidezza le più familiari e luminose sonorità chopiniane.
I numerosi bis hanno arricchito il programma con la spontaneità e la varietà di una padronanza ormai assoluta del repertorio romantico.