Domenica 21 ottobre 2007 durante una delle ricognizioni che la Società Archeologica Viterbese “Pro Ferento” svolge periodicamente per il controllo del territorio, i soci Donati Franco Remo, Lamanda Raffaele, Perticarà Mirella ed il Presidente Francesco Berardino nella località di Ferento, a ridosso di una scarpata in uno scavo effettuato da clandestini, hanno rinvenuto la parte superiore del coperchio di un sarcofago in peperino raffigurante una figura maschile perfettamente conservata con tracce di colore rosso su una guancia.
Avvertita telefonicamente la Soprintendenza per i Beni Culturali di Viterbo (Museo Nazionale Rocca Albornoz), arrivava sul posto il Signor Spada che sulle direttive della Dott.ssa Valeria D’Atri (Ispettrice di Zona) autorizzava la Società Pro Ferento a recuperare e trasportare il reperto al Museo. A causa della pendenza del terreno, del peso del reperto (150/200 Kg) e della notevole importanza della scoperta, è stato chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Viterbo.
Il giorno seguente il Presidente della “Pro Ferento Francesco Berardino e Vice Presidente Mirella Perticarà, erano sul posto all’alba per il timore che malintenzionati staccassero la testa dal coperchio del sarcofago come hanno fatto in moltissimi altri casi; i Vigili del fuoco davano la loro disponibilità e con una sinergia esemplare ci si trovava sul posto insieme al personale della Soprintendenza e si tentava il non facile recupero a causa dell’altezza della scarpata (oltre 8 metri) alquanto scoscesa e dal peso di circa 150 / 200 kg del reperto.
I Vigili del Fuoco imbracato il reperto con le corde iniziavano il delicato e lungo recupero col verricello del loro automezzo e con attrezzature specifiche è stato trasportato e consegnato al Museo Nazionale presso la Rocca Albornoz, sempre con l’ausilio dei due incaricati della Soprintendenza.
La Dott.ssa Valeria d’Atri Ispettrice di zona della Soprintendenza per i Beni Culturali di Viterbo e la Società Archeologica Viterbese “Pro Ferento” esprimono un particolare ringraziamento ai Vigili del Fuoco senza i quali sarebbe stato impossibile disporre di un così importante reperto, GRAZIE: al Capo Turno sig. Vittori Sergio, al C.S. Pieroni Mauro, ai V.P. Marchi Francesco, Mazzetti Mauro e Valdannini Vincenzo che con consueta esperienza, grande professionalità e notevole impegno hanno dato un prezioso contributo. all’archeologia e alle generazioni future.
Successivamente si procederà alla ripulitura della zona circostante l’ipogeo, allo scavo dello stesso e sarà indetta una conferenza per illustrare il lavoro svolto ed eventuali ritrovamenti.
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