Dopo le scoperte nella tomba etrusca della Regina di Tarquinia, (dove la Necropoli Unesco delle Tombe Dipinte propone numerose iniziative fino a domenica 8 gennaio) proseguono gli scavi pure nella necropoli di Vulci. Lazio, ultime news Montalto di Castro - Una nuova emozionante scoperta nei giorni scorsi è stata fatta nella necropoli etrusca di Vulci, l'importante sito archeologico di Montalto di Castro in provincia di Viterbo. Durante alcuni scavi all'interno di una tomba è stata rinvenuta una piccola sfinge di circa 50 centimetri, databile intorno al VI secolo a.C. Una scoperta che va a chiudere in bellezza un 2011 ricco di sorprese eccezionali, prime fra tutte gli scavi e l'apertura degli ambienti dell'imponente Tomba della Regina di Tarquinia, in località Doganaccia.
Si tratta di un rinvenimento di notevole interesse, che apre nuove prospettive sugli scavi e le ricerche nei siti del più evoluto e raffinato popolo dell'antichità pre-romana nella penisola italiana. I ricchi corredi funerari delle tombe etrusche hanno subito durante i secoli innumerevoli razzie da parte dei famosi "tombaroli", dediti al commercio degli oggetti rari e preziosi che depredavano dalle necropoli ubicate dal nord al sud Italia. Ma il ritrovamento della sfinge di Vulci accende ora la speranza degli archeologi di riuscire a riportare tutti quegli oggetti non ritenuti utili al commercio dei tombaroli.
Nel dromos della tomba di Vulci dove è stata riportata alla luce la sfinge, estremamente simile a quella di Vulci, sono stati già individuati alcuni esemplari di vasi, ancora intatti. Nei prossimi giorni si dovrebbe sapere qualcosa di più sulla sfinge, che al momento dovrà essere studiata e analizzata dagli esperti.