E’ dedicato ai lavoratori dell’Ilva e del Sulcis e a tutti coloro che stanno vivendo una situazione economica drammatica il quarto trasporto di “Fiore del Cielo”. Ad annunciarlo, fra gli applausi scroscianti, è stato il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini che oggi, accogliendo gli eroi del 3 settembre nell’aula del conclave, ha ufficialmente dato il via ai festeggiamenti in onore di Santa Rosa.

In un pomeriggio che prometteva pioggia e che metteva in dubbio il tradizionale giro delle sette chiese da parte dei Facchini, è andato tutto secondo programma e la marcia trionfale fino al santuario dedicato alla patrona di Viterbo ha sconfitto anche il temuto maltempo, con i facchini che sono stati accompagnati lungo il loro percorso per il centro di Viterbo da una folla festante e dalle note del loro storico inno.

Prima di tutto, però, c’è stato l’incontro con le autorità civili, religiose e istituzionali, tutte riunite per dare il loro augurio e far sentire forte il loro sostegno agli eroi chiamati a compiere il “miracolo” di portare la Macchina al cospetto della sua santa: nella platea, come ospite speciale, il presidente onorario Nello Celestini.

Questa è stata anche l’occasione per dare il benvenuto ai sei nuovi facchini, che per la prima volta sono stati chiamati a trasportare “Fiore del Cielo”. “Ciascuno di noi, nel costruire il proprio sogno è un’artista – ha esordito Mecarini, citando Nietzsche – così come sono artisti i facchini, con sei di loro che finalmente hanno potuto realizzare quello che da tempo desideravano. Oggi, sconfiggendo anche la pioggia, riusciremo a fare questo”.

“I viterbesi sono dei tignosi e anche quest’anno, nonostante le condizioni meteo complicate, riusciranno ugualmente a compiere il trasporto” gli ha fatto eco il vescovo, monsignor Lino Fumagalli, che poi si è soffermato sulla figura della patrona di Viterbo. “Santa Rosa era una laica, una ragazza volitiva che voleva portare un messaggio di vita e di speranza ai viterbesi – ha affermato -. Chiedeva di ritornare alle tradizioni che hanno caratterizzato la cultura di questo popolo, ma soprattutto chiedeva ai suoi concittadini di essere uniti e di impegnarsi per sconfiggere il nemico. Questo è il messaggio che deve passare. I facchini, tra di loro, sono molto uniti e danno una grande dimostrazione di compattezza. La speranza è che tutti i viterbesi si comportino come loro”.

La parola è passata poi al sindaco di Viterbo Giulio Marini e al prefetto Antonella Scolamiero, che hanno entrambi ricordato il grande impegno da parte di tutti affinché la Macchina di Santa Rosa diventi patrimonio dell’Unesco, ed infine il capofacchino Sandro Rossi ha dato il via al giro delle sette chiese al grido di “Evviva Santa Rosa”.

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Attualità

TV, Osvaldo Bevilacqua e Sergio Cesarini promuovono Viterbo

Osvaldo Bevilacqua, giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV per il Travel...

Bolzano, Loacker: dolce ricetta aziendale dalla squisita bontà famigliare

Sostenibilità significa avere uno stile di vita rispettoso delle risorse a disposizione, in grado...

DOBBIAMO MOLLARE? /riflessioni su TarquiniaCittà di Luigi Daga. Cita le infiltrazioni mafiose a Tuscania

A seguire l\'articolo scritto 15 anni fa da Luigi Daga sul giornale Tarquinia...

VITERBO: A PIEDI DAL QUARTIERE RESPOGLIO ALLA QUERCIA ATTRAVERSANDO LO STORICO PERGOLATO

Attualmente a Viterbo il quartiere Respoglio è collegato a La...

Domenica 3 dicembre gratis a Palazzo Farnese di Caprarola e Villa Lante

Un’occasione da non perdere per visitare Villa Lante il meraviglioso parco con i suoi giardini...

Tuscia, a Viterbo prende forma la prima Comunità Energetica locale

È stata costituita a Viterbo, su iniziativa di un gruppo di cittadini, la Comunità Energetica...

Mega-antenna vicina alla storica Basilica della Quercia a Viterbo

Uno scempio contro il paesaggio di Viterbo e i suoi pregevoli monumenti, e un rischio per la...