Ultime news - UnoNotizie.it - Gli Etruschi come mai non sono stati raccontati, gli Etruschi come un grande capitolo della cultura romantica europea, come “ultima infanzia del mondo ancora pensabile ai tempi della modernizzazione” per dirla con una terminologia mutuata dagli scrittori inglesi (da Dennis fino a Lawrence) e fatta proprio da Antonello Ricci, scrittore e narratore di comunità. E’ sotto questi segni che è stato pensato e realizzato il “Festival degli Etruschi. I pirati della bellezza”, in programma a Viterbo dall’11 al 13 settembre. Il Festival giunge dopo le passeggiate racconto che ogni mese si susseguono attraverso i luoghi etruschi della Tuscia ed è un po’ il culmine dell’Anno degli Etruschi, che si svolge sotto il patrocinio del ministero dei Beni culturali. L’iniziativa è promossa da Tusciaweb, Università degli studi della Tuscia e Caffeina Cultura. L’idea è semplice: la Tuscia, cuore dell’Etruria, sul mercato internazionale del turismo può spendere molti brand, dal Medioevo ai Papi, ma gli Etruschi sono il motore più affascinante e potente.
Dopo la partenza venerdì 11 con il convegno “Diventare pirati della bellezza”, si entra nel vivo sabato 12 settembre. Nella sala Regia di Palazzo dei Priori (piazza del Plebiscito), location principale dell’evento, ogni ora si susseguono gli appuntamenti: si inizia alle 9 con “La Tuscia per gli Etruschi”, a cura di Marina Micozzi, docente all’università di Viterbo, che parlerà dei tanti progetti di ricerca che l’ateneo conduce sul territorio. In mattinata spazio anche per una passeggiata racconto a Grotte di Castro (ore 10), che verrà ripetuta alla stessa ora anche domenica 13. Per informazioni: Museo Civita, piazza Giacomo Matteotti, telefono 0763796983 e 0763797173, mail: museocivicogrottedicastro@simulabo.it
Si prosegue poi tutto il giorno con seminari, convegni, incontri tra cui quello in programma alle 15,30 al Museo nazionale etrusco (Rocca Albornoz, Piazza della Rocca): sarà allestito un laboratorio dimostrativo di diagnostica non invasiva per la conoscenza dei materiali e dello stato di conservazione dei sarcofagi etruschi, in particolare dei pigmenti colorati che originariamente li decoravano. Il pubblico potrà partecipare ad attività scientifiche pratiche con l’ausilio delle strumentazioni in dotazione. Studenti del corso di Etruscologia saranno a disposizione per guidare alla visita dei sarcofagi.
Tanti anche gli espositori che in piazza del Plebiscito proporranno arte orafa, pittura dal vivo, ceramica e monete etrusche, vasellame, prodotti agricoli. Numerosi gli aspetti di questo affascinante popolo che saranno affrontati: il loro rapporto con la medicina, il ruolo della donna, l’agricoltura. Alle 19 e alle 21, nel cortile di Palazzo dei Priori, i due appuntamenti che concludono la giornata di sabato: “Divini Etruschi – Dodegustando i vini delle dodici città etrusche” a cura dell’enogastronomo Carlo Zucchetti e “Te li do io gli Etruschi”, pillole “archeopoeticomusicali” di e con Antonello Ricci, con la partecipazione di Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti (letture), Roberto Pecci (percussioni), Antonio Tonietti (chitarre). Gli Etruschi valorizzarono i nostri territori individuandone la vocazione produttiva; a loro dobbiamo la diffusione della vite importata dal lontano Oriente e la coltivazione dell’olivo. DiVini Etruschi è un progetto volto alla promozione dei vini e dei territori dell’antica Dodecapoli Etrusca e propone l’idea di celebrare con eventi itineranti nelle città della Dodecapoli il vino di questi territori.
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