VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE ENRICO MEZZETTI DELLA SINISTRA-ARCOBALENO
AL SINDACO DEL COMUNE DI VITERBO
Premesso che
- nell’area a ridosso della costruenda Caserma dei Vigili del Fuoco è stato approvato in via definitiva sin dal 1999 il piano di lottizzazione nel comprensorio in zona G1-F2 caratterizzato da insediamenti commerciali e direzionali e da un 15% di insediamenti abitativi;
- tale previsione urbanistica pare interferire con la realizzazione del conclamato scalo aeroportuale civile; per giunta a tale ostacolo si sommano vincoli di varia natura, alcuni dei quali discendenti dal piano territoriale paesaggistico regionale;
- la lottizzazione, che ha le dimensioni del quartiere di Villanova, pare altresì interferire con quella che dovrebbe essere la viabilità di servizio dell’aeroporto, anche in relazione al completamento dello svincolo sulla superstrada Orte-Civitavecchia.
Considerato che
- nella stessa “cabina di regia” è stato rilevato che tale complesso di interventi impone la realizzazione di una sorta di lungo anello stradale, intorno all’area aeroportuale con un ingente aumento dei costi.
Rilevato che
- il costo delle urbanizzazioni a servizio dovrebbe gravare sulle casse già esangui della amministrazione comunale e su quelle della provincia;
- la realizzazione delle infrastrutture di prossimità all’aeroporto e i collegamenti con Roma costituiscono un fattore imprescindibile per determinare la fattibilità del programma di realizzazione dell’opera.
Per sapere:
- se si rilevino motivi di interferenza tra l’intervento urbanistico in zona G1-F2 a ridosso della costruenda Caserma dei Vigili del Fuoco e la realizzazione dell’aeroporto;
- se si rilevino motivi di contrasto con i vincoli esistenti nell’area;
- se si rilevino contrasti tra l’assetto urbanistico determinato e realizzato con la viabilità di servizio prevista (compreso il completamento dello svincolo della S.S. 685) in funzione dell’insediamento dell’aeroporto;
- se sia stato determinato il costo delle opere di urbanizzazione e siano state individuate le forme di finanziamento;
- se in ogni caso la realizzazione di un complesso urbanistico (per giunta, con insediamenti anche abitativi) delle dimensioni del quartiere di Villanova pressoché a ridosso dell’area aeroportuale non configuri in maniera impressionante la riproposizione a Viterbo del “modello Ciampino” e cioè di una realtà umana, abitativa, sociale, economica, ormai unanimemente respinta per la sua invivibilità da quelle popolazioni, e da quelle amministrazioni nonché dallo stesso Governo;
- se il complesso degli elementi di fatto segnalati non pregiudichi in definitiva la stessa fattibilità del programma di insediamento dell’aeroporto, confermando come esso costituisca in sostanza uno specchietto per le allodole, utile forse (oltre che alla “carriera politica” di molti personaggi ben individuabili) più alla valorizzazione di determinati comparti urbanistici, anche mediante la realizzazione, a carico del Comune, delle infrastrutture di prossimità.
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