FIRENZE (UNONOTIZIE.IT)

Se passasse la proposta di Obama per lo Start2 (il nuovo trattato con la Russia per la riduzione del nucleare strategico) non avremmo realizzato il disarmo atomico.

 

1.000 missili intercontinentali basati a terra per parte bastano abbondantemente a far saltare in aria l'intero Pianeta.

 

Al momento non so dire quante volte, ma mi impegnerò a calcolarlo.

 

Sicuramente la biosfera così come la conosciamo andrebbe a farsi benedire, in caso di guerra nucleare tra USA e Russia.

 

Oltre alla quantità del "megatonaggio", dobbiamo calcolare la sua QUALITA' che è collegata:

 

1- alla composizione della "triade" e allo sviluppo delle atomiche "tattiche" e di "quarta generazione" (basate su nuovi principi fisici);

 

2- alle dottrine di impiego dell'arma atomica.

 

Aspettiamo in questi giorni la nuova "Nuclear Posture Review" di Obama, che sostituirà quella di Bush.

 

Prevedo che si avvicinerà al concetto di "deterrenza minima" e non è escluso che lo sposi in pieno (vedi lo studio di Giorgio Alba, dell'Archivio Disarmo).

 

La deterrenza minima può darci respiro, a noi umani che aspiriamo alla sopravvivenza della specie. Ma dobbiamo considerare il fattore tempo: la finestra di 18 mesi che abbiamo prima del precipitare della crisi iraniana (non dimentichiamo che è la Russia a costruire la centrale di Bushehr).

 

Nè aiuta il  fatto che nella attuale congiuntura stanno convergendo più crisi gravissime: quella economica e sociale è rafforzata da quella energetica, da quella ecologica, da quella agro-alimentare...

 

Noi movimenti disarmisti, ecologisti, per la giustizia sociale non abbiamo un "Presidente amico" da sostenere delegandogli le scelte fondamentali.

 

Abbiamo da condurre con coerenza una lotta sociale e culturale per nuove idee pratiche su cui riorganizzare la società mondiale (e quelle locali).

 

Ad esempio dobbiamo dire che è l'idea di deterrenza in sè che va abbandonata, che non possiamo accontentarci della "deterrenza minima".

 

Perchè dobbiamo far riposare il senso di sicurezza nel fatto che, come uomini e donne, lavoriamo insieme su progetti costruttivi, non sull'illusione che, se porto con me un bastone (oggi nucleare), nessuno mi attaccherà...

 

E' l'idea di sicurezza che vediamo realizzata con l'Unione Europea: non temiamo più di essere invasi dalla Francia non certamente perchè abbiamo le nostre truppe alla frontiera, ma perchè stiamo lavorando - magari più male che bene - alla costruzione dello spazio economico comune.

 

Negli anni '60 del secolo scorso abbiamo avuto il grande movimento pacifista sulla base dell'appello Russell-Einstein.

Le grandi potenze firmarono il divieto dei test atmosferici e ce ne tornammo a casa soddisfatti.

 

Negli anni '80 una grande mobilitazione internazionale si sviluppò contro i cosiddetti euromissili.

Gli accordi tra Reagan e Gorbaciov ridussero le testate da 100.000 a 30.000 e noi ce ne tornammo a casa tranquilli.

 

Ora che con lo Start 2 - ammesso che vada in porto - andremo sotto le 10.000 testate complessive dovremmo forse accontentarci di questo risultato?

 

Nel momento in cui cresce la corsa di altri Stati a dotarsi dell'arma atomica e quindi il pericolo che qualsiasi crisi diventi la scintilla che dà fuoco alla Santabarbara totale?

 

Sono contento che ci sia Obama al posto di MCBush, non voglio essere equivocato.

 

Ma dico anche che ognuno di noi deve fare il suo mestiere.

 

La politica istituzionale è una cosa, l'azione sociale e culturale di movimento un'altra.

 

Noi movimenti "altermondialisti" non dobbiamo recedere dalle nostre posizioni ed anzi dobbiamo rilanciare la posta a maggior ragione se la politica ufficiale esprime orecchie più attente e sensibili.

 

Non è questione del più uno, del missile in più o in meno: anche solo 1.000 atomiche (includendo le tattiche) fanno parte di un gioco che non si deve più giocare, e che ci vedrà tutti perdenti se non lo abbandoniamo al più presto.

 

Ne discutiamo all'incontro su "nucleare civile e militare", che conclude l'Assemblea nazionale delle obiettrici e  degli obiettori alle spese militari, a Firenze il 29 marzo.

 

Presso la Comunità delle Piagge, dalle ore 17.30.

 

La Comunità di base delle Piagge ha sede in Toscana, a Firenze, in Via Lombardia 1/p 

ilmuretto@libero.it

 

Alfonso Navarra

 

  

post-scriptum

  

La notizia del giorno - 20-03-09  - è che Barack Obama, nell'occasione del capodanno iraniano, invita con un messaggio TV al dialogo la dirigenza di Tehran, proponendo un suo reinserimento pacifico nella "comunità delle nazioni".

 

A proposito: i militari israeliani valutano che in 18 mesi l'Iran si doterà della Bomba. Sarà vero, sarà falso? Il fatto è che Tel Aviv attaccherà gli impianti nucleari iraniani, come già fece con quelli iraqeni.

 

Il tempo quindi stringe.

 

E' importante che lo comprendiamo bene tutti.

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